
Domenica di fine estate al lago. A Valeggio c'è il mercato dell'antiquariato e decido di andare. Non ho intenzione di acquistare, voglio solo guardare, dare un'occhiata, una semplice occhiata. Una volta arrivata mi rendo conto che non c'è proprio niente che mi piaccia particolarmente. Bene!, per quel giorno le mie "finanze" sono salve.
Giro tra le varie bancarelle, guardo una lampada, osservo un bracciale, spulcio tra libri e riviste, ma senza un particolare interesse.
In realtà è vero che voglio dare solo un'occhiata, ma se trovo un anello d'argento con un turchese, o una teiera, o una tazza di tè....Però, sebbene il mercato non sia sprovvisto di questi oggetti, non trovo nulla che mi colpisca.
Fino a quando vedo su una bancarella tre o quattro tazze di tè, tutte belle, ma una in particolare mi fa esclamare subito: "WOW!".
La tazza è quella della foto, di foggia giapponese, è un esemplare francese dei primi del novecento. Ed è un incanto. I colori, i disegni, la forma, il materiale (fine bone china), incontrano il mio gusto.
Il prezzo è un po' (troppo) alto. Mercanteggio, ma la signora è decisa. Ed io pure. Così, faccio un giro, poi un altro, alla fine ritorno da lei troviamo un accordo e la tazza è mia. :-)
Cous cous con verdure ed erbe aromatiche e trancio di salmone al forno con pesto di olive nere
16.11.16

Capita. Capita che per un periodo ti dedichi ad altro. Capita anche che inizi a cambiare alimentazione e nel mentre, sperimenti, affini, cerchi di capire, approfondisci, ti documenti e fotografi poco (il cibo) o proprio per niente.
Capita pure che la vita è piena di percorsi e sentieri, e decidi di seguirne qualcuno diverso dal solito, per curiosità , per variare, per vedere dove porta e se porta da qualche parte.