Tagliolini di kamut al basilico con burrata e pomodorini
Di solito la burrata la consumo abbinata a qualche verdura e preferibilmente in estate, in inverno preferisco a pranzo pasta o minestre e per cena zuppe e vellutate.
I latticini, se non li abbino a verdure calde, tipo spinaci tiepidi, cime di rapa saltata in padella (quelli che a Napoli chiamiamo friarielli) in inverno mi lasciano una sensazione di freddo, in pratica ho bisogno di cibi caldi.
In estate, invece, i latticini li consumo con grande piacere, soprattutto abbinati a pomodori o melanzane.
Quando ho postato la ricetta della focaccia preparata col grano kamut, avevo scritto che l'avevo preparata per due buone, anzi direi golose :-), ragioni.
La prima l'ho già detto nel post dedicato alla focaccia, l'altra è che volevo farcirla col prosciutto cotto al basilico Lenti, melanzane e burrata, una delle mie grandi passioni.
Peperoni marinati con olive, capperi ed erbe aromatiche
....tra un giro al lago e un altro nei vigneti, passando per la campagna, lettura, cucina e relax, anche questo fine settimana e con lui, l'estate è trascorsa.
Un'estate non piacevolissima, per alcuni aspetti dolorosa, per altri, invece bella ed interessante, ma come tutte le stagioni, climatiche e metaforiche, degna di essere vissuta.
Anche in un cielo pieno di nubi, se si vuole, si puĂ² intravedere un raggio di sole, e quest'estate di raggi di sole ne ho scorti davvero tantissimi.
Che sono mattiniera, mi piace alzami presto, iniziare la giornata con tè, lettura, giro al parco etc etc, l'ho già scritto.
Quest'estate, perĂ², in vacanza, ho aggiunto una variante, quasi, tutte le mattine, mi alzavo prestissimo e andavo a fare un giro al lago, con o senza la macchina fotografica, prima di iniziare la giornata, o al massimo dopo aver preparato l'impasto per il pane.
Le passeggiate mattutine, da sola o in compagnia, conversando o in silenzio immersa nei miei pensieri o contemplando la natura, mi rigeneravano.
La meta era sempre la stessa, a pochi passi da casa, vicino al lago.
Cambiare punto di vista, vedere le cose con "gli occhi della prima volta", fare attenzione ai dettagli.
Ecco, con questo proposito, qualche settimana fa sono andata al parco vicino casa, quello che frequento abitualmente, intenzionata a non passeggiare chiacchierando, lanciando qualche occhiata distratta qua e lĂ , dicendo (o pensando) di tanto in tanto: "guarda che bello quello scorcio".
Insalata di riso con prosciutto cotto al basilico Lenti
Prime settimane d giugno, torno a casa con l'intenzione di fare qualcosa. Volevo rilassarmi facendo qualche attivitĂ manuale.
Di solito, il tardo pomeriggio, quando torno a casa, mi dedico al "balconaggio".
Ovvero annaffio le piante sui balconi, piante aromatiche, of course!, tolgo le foglie secche, accorcio i rami e nel corso delle varie attivitĂ immagino cento e passa ricette, inebriata dal profumo che si sprigiona.
Finalmente, un fine settimana soleggiato e abbastanza caldo, che, complice il bel clima, ho trascorso interamente al lago, in cerca di relax e tranquillitĂ .
Ed infatti, lettura a parte, ho fatto soltanto un paio di giri per fotografare vigneti e natura, la mia passione.
Amo molto settembre, la sua luce, i colori.
La natura si prepara al riposo, ed io, invece, forse ripensando agli anni universitari, mi sento pronta ad iniziare qualcosa.
Che poi lo faccia realmente è un altro discorso, perĂ², di base, mi sento piena di voglia di fare.
Soprattutto, mi viene voglia di viaggiare, così, senza meta, in giro, fermandomi dove mi piace.
Ci sono una serie di alimenti che pur consumandoli regolarmente, difficilmente finiscono nelle ricette del blog.
Uno di questi è indubbiamente il cous cous.
In casa non manca mai, lo preparo spesso, per risolvere una cena (o un pranzo) all'ultimo minuto, oppure lo preparo in anticipo con ingredienti scelti accuratamente, o in sostituzione di pasta o riso.
Il cous cous mi piace tantissimo, lo trovo molto versatile, si abbina bene a carne, pesce, salumi, formaggi, verdure, e talvolta, ma molto molto talvolta, lo preparo anche in versione dolce.
"Guarda tu stesso", è lo slogan che da diversi mesi accompagna la pubblicità dei sughi pronti Barilla.
Ed io, ho guardato. Ho guardato i sughi, e soprattutto ho visto da vicino sia gli stabilimenti Barilla, luogo di produzione dei sughi, ma anche l'azienda agricola, dove vengono coltivate le materie prime, ovvero basilico e pomodori.