Insalatina mediterranea e brioche
Ci sono periodi nei quali si riesce a dedicarsi alle varie attività senza particolari problemi, altri, invece, dove vuoi perché, oggettivamente, ci sono più cose da fare, vuoi perché si uniscono una serie di fattori concomitanti, le varie attività rallentano e ad alcune ci si può dedicare meno tempo.
In questi giorni ho potuto dedicare meno tempo alla cucina, o meglio ancora alla preparazione di ricettine un po' curate, creative, simpatiche, limitandomi ad insalatone miste, spaghetti aglio e olio, pasta cacio e pepe e così via.
Quest'insalata l'ho preparata qualche settimana fa, quando il caldo faceva già presagire la primavera e con un po' di fantasia anche uno scorcio d'estate.
In quel caso l'idea dell'insalata non fu dettata dalla mancanza di tempo, ma, proprio dalla voglia di mangiare cibi freschi, estivi.
Taste of Milan
"Puro godimento" lo slogan che caratterizzava questa edizione di Taste. "Festa", la parola ripetuta più volte, nel corso della conferenza stampa, da Silvia Dorigo di Brand Events Italia. Io aggiungerei "gioia!".
Gnocchi di pomodoro, salsa d'olive e ricotta di bufala |
"Puro godimento" lo slogan che caratterizzava questa edizione di Taste. "Festa", la parola ripetuta più volte, nel corso della conferenza stampa, da Silvia Dorigo di Brand Events Italia. Io aggiungerei "gioia!".
Cake con le zucchine
Post veloce, per una ricetta altrettanto veloce, ma saporita e che regala una cena gustosa, o uno spuntino leggero, oppure, perché no, ideale nel cestino del pic nic.
Taste of Milano, secondo "Taste": Muffin con Prosciutto Cotto Lenti&Lode e Scamorza
Dopo un fine settimana denso di impegni, corso, cucina, commissioni, lettura, tè, amici, assaggio di estate (sabato Milano era rovente!) rieccomi!
Dopo un fine settimana denso di impegni, corso, cucina, commissioni, lettura, tè, amici, assaggio di estate (sabato Milano era rovente!) rieccomi!
Questa è la settimana di Taste of Milano, giovedì 17 maggio con una serie di incontri, uno più interessante dell'altro, alle 19:00, l'Ippodromo di San Siro apre i battenti al mondo della cucina e inizia la kermesse gastronomica che durerà fino a domenica 20 maggio.
Riso Venere con coda di rospo
A volte mi manca la cognizione del tempo; credo che i minuti siano ore e le giornate settimane e così finisco col programmare progetti semi utopistici, che neanche un super eroe riuscirebbe a portare a termine.
Se, col tempo, lavorandoci molto, ho imparato che durante la settimana non posso tornare dal lavoro e preparare le lasagne partendo dalla pasta home made, leggere qualche pagina di "Alla ricerca del tempo perduto", bere il tè, confortare l'amica al telefono il tutto correndo come una matta; non vi sto descrivendo un ipotetico tardo pomeriggio, ma uno dei tanti che in passato ero solita "organizzare", o forse dovrei dire, "disorganzizzare".
Ebbene, se col tempo ho imparato che le ore settimanali non si moltiplicano, devo ancora lavorare su quelle del fine settimana e capire che in due giorni non posso fare ottomila cose, tipo, mostra al Museo, lettura, relax, tè, musica classica, venti pietanze, eh si, anche se non mi piace, dedicarmi alle a qualche faccenda domestica, incontrarmi con gli amici, andare al cinema, fare un giro in libreria e visto che ci sono e di tempo ne ho tanto, andare anche al parco e magari fare qualche commissione....
Taste of Milano e primo "Taste": Patè di prosciutto cotto!
Taste of Milano, è il festival dedicato al cibo, alla gastronomia, all'enologia, alla convivialità. Giunto alla sua terza edizione, fra pochi giorni all'Ippodromo di San Siro, riaprirà i battenti e per quattro giorni, accoglierà gastronomi, foodies, food blogger, amanti del buon cibo.
Dal 17 al 20 maggio, l'ippodromo verrà trasformato in un ristorante, ma non solo; saranno infatti presenti produttori con i loro stand, testate giornalistiche, show cooking, due scuole di cucina, il tutto all'insegna della festa, della convivialità, del buon cibo.
Sport Your Food
Sport Your Food, è una mostra d'arte contemporanea, all'interno del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, nella quale cinque chef e cinque artisti hanno lavorato a coppie su un tema comune: le discipline olimpiche.
Gli chef hanno contribuito con una video ricetta e gli artisti con un'opera d'arte.
L'idea alla base della mostra è che l'enogastronomia negli ultimi anni ha compiuto un percorso tale da essere assimilato ad un'opera d'arte.
Il cibo, quindi, non assolve più la sola e semplice funzione di nutrimento del corpo, ma anche dell'animo; la mostra, con le video ricette degli chef e le opere degli artisti, offre un'interessante ed importante punto di vista sulla commistione Arte e Cibo.
La domanda di partenza è: "la gastronomia è un'arte?". Sicuramente si. La cucina, in molti casi, può, anzi deve, essere, assimilata ad una fucina, lo chef ad un'artista che partendo dalla materia prima, il cibo, la trasforma e rielabora, trasformandola in qualcosa di buono da mangiare, ma anche di bello e gradevole da vedere.
La domanda di partenza è: "la gastronomia è un'arte?". Sicuramente si. La cucina, in molti casi, può, anzi deve, essere, assimilata ad una fucina, lo chef ad un'artista che partendo dalla materia prima, il cibo, la trasforma e rielabora, trasformandola in qualcosa di buono da mangiare, ma anche di bello e gradevole da vedere.
Al pari di un'artista che partendo dalla materia grezza crea un quadro, una scultura.
Scegliere un ristorante, quindi significa cercare un luogo che appaghi la vista e il palato.
Sabato, durante la conferenza stampa di inaugurazione, mentre ascoltavo i curatori, gli artisti e gli chef che spiegavano il loro lavoro, pensavo che, proprio partendo dall'assunto che uno chef è anche un artista, negli ultimi anni, oltre alla cura e alla bellezza con la quale una pietanza viene presentata, le cucine sono diventate sempre più parte integrante del ristorante.
Sempre più spesso, in sala, mentre si mangia, o si attende, si guarda con attenzione la cucina, quasi un palcoscenico dove lo chef con la sua brigata, prepara le varie pietanze.
La mostra è stata organizzata da Rossella Canevari, giornalista e scrittrice, che ha curato il lato artistico e Paolo Marchi, giornalista e ideatore di Identità Golose, che si è occupato del lato gastronomico.
Gli chef e gli artisti insieme hanno creato opere d'arti ispirate alle discipline olimpioniche, in omaggio alle prossime Olimpiadi di Londra.
Massimo Bottura che ha lavorato in coppia con Greg LeFevre si è ispirato alla velocità, il piatto che ha preparato, fois gras con nocciole piemontesi, mandorle di Noto e aceto balsamico di Modena è presentato infilzato ad uno stecco che rappresenta l'asta del salto con l'asta, mentre Greg LeFevre ha creato delle installazioni dedicate alla velocità.
Cristina Bowerman, chef pugliese, in coppia con Fulvio di Piazza, ha preparato un panino al nero di seppia, ispirato ai sandwich americani, ripieno, quindi, di bacon, lattuga e pomodoro, quest'ultimo è stato lavorato, quasi, come ci ha spiegato sabato lo chef, nel tentativo di piegare la natura. Proprio come un'atleta che lavora sul suo corpo, effettuando ore e ore di allenamenti, per poter sfidare la natura e se stesso in una gara. Fulvio Di Piazza ha interpretato il sandwich e lo sforzo estremo, ispirandosi al lancio del disco, dipingendo il "Bruscobolo"
All'inaugurazione era presente, anche, il giovane chef Lorenzo Cogo, che in coppia con l'artista visivo Silvio Giordano, ha presentato il "raviolo dell'atleta" dedicato all'energia e preparato in collaborazione con medici e scienziati.
La Mostra, iniziata il 5 maggio, durerà fino al 20 maggio, per poi proseguire a New York ed infine a Londra, sede delle Olimpiadi 2012.
Per ogni coppia di chef/artisti all'interno del Museo, vi saranno video ed ologrammi, davvero molto suggestivi, dove vi sembrerà di dialogare dal vivo con gli artisti e gli chef.
Amando molto l'arte e la gastronomia, of course, mi sa che andrò a vederla altre volte....
L'ologramma dell'artista di origini cinesi Gayle Chong Kwan.
Tagliatelle con ragù di verdure primaverili
Giornate veloci, velocissime. Impegni, pensieri, spunti, voglia di fare, voglia di non fare, si susseguono scandendo le mie giornate e tutto sommato, rendendole stancanti, ma interessanti.
Al "fare", "fare", "fare", segue il desiderio e l'esigenza, di non fare, fermarsi, riflettere, leggere, meditare, sorseggiare il tè, conversare.
Ma, anche il "fare" è un'attività, seppure mentale. Decidere cosa, come, quando, è un'"attività" che richiede impegno e concentrazione, così, come il fermarsi, leggere, possono essere il seguito di attività fisica.
Insomma, per una cosa o l'altra sono sempre in attività.
Anche quando mi fermo e leggo, prendo appunti, trascrivo frasi, preparo il tè, condivido con mio marito o i miei amici che hanno letto il libro che ho in corso, pensieri, considerazioni.
Caprese al Taleggio e...Aggiungi un pasto a tavola!
Come promesso, ecco il post relativo alla spesa al mercato per il progetto: Aggiungi un pasto a tavola.
Vi avevo già accennato che avevo scelto il mercato di Cà Granda e che era stata un'esperienza molto gratificante.
Come sa chi legge il blog, amo fare la spesa nei mercati biologici, Farmer's Market e varie, ma, nonostante abiti da anni a Milano, non ero mai stata al mercato comunale coperto di Cà Granda.