Happy New Year!
In una baita in montagna, o in campagna in una cascina, passeggiando tra la neve o riscaldati dal fuoco scoppiettante di un camino, sorseggiando vino, champagne, spumante, caffè, vin brulè o tè, a chi mi segue sempre, a chi saltuariamente o a chi è capitato qui per caso, semplicemente:
Happy Christmas!
"Con l'aiuto di Nicole, Rosemary comprò due vestiti e due cappelli e quattro paia di scarpe con il proprio denaro. Nicole, comprò da un elenco lungo due pagine, e comprò anche ciò che c'era in vetrina. Tutto quello che le piaceva e che lei stessa non avrebbe potuto usare, lo comprò per farne un regalo ad un'amica.
Comprò collane di perline colorate, cuscini da spiaggia pieghevoli, fiori artificiali, miele, un letto per gli ospiti, borse, sciarpe, pappagallini, miniature per la casa della bambola e tre metri di un tipo nuovo di stoffa color gamberotto.
Acquistò una dozzina di costumi da bagno, un alligatore di gomma, un gioco degli scacchi da viaggio in oro e avorio, grandi fazzoletti di lino per Abe, due giacche di camoscio, color blu martin pescatore e sottobosco acceso di Hermes."
Francis Scott Fitzgerald, Tenera è la notte.
Ecco, io non ho acquistato tutto questo. Non ne avrei avuto la pazienza e nemmeno il tempo. E comunque non mi piacciono i fiori artificiali, i pappagallini li lascio nel loro habitat, non mi serve un letto per gli ospiti, non amo le collane di perle colorate.
Le giacche di Hermes, quelle si le avrei comprate, anche color blu martin pescatore e sottobosco acceso, ma non di camoscio.
Però i regali di Natale, molto pochi per la verità li ho acquistati. Un CD dei Beatles, Live at BBC. Il libro di Paul McCartney Le verità di Paul, una sciarpa (bellissima) di cachemire, qualche sacchetto di tè in foglie e poco altro.
Al ritorno a casa, stanca ed infreddolita, ho subito preparato il tè.
Caldo e profumatissimo, un delizioso Oolong, in un attimo mi ha riconciliato con la folla, il freddo e il caos.
Caldo e profumatissimo, un delizioso Oolong, in un attimo mi ha riconciliato con la folla, il freddo e il caos.
Con questa deliziosa tazza di tè, tra pacchetti e biglietti di auguri, vi auguro un gioioso e sereno Natale.
Auguri!!!
Penne ai ceci con crema di zucca, semi di zucca e lino, pinoli e nocciole
Quest'autunno la mia cucina è stata in sintonia con la stagione e il mio umore. Piatti colorati, colori forti, accessi, caldi, in una parola i colori autunnali. Inoltre, piatti ricchi di verdure, semi, frutta secca, molto leggeri e semplici.
La semplicità mi caratterizza da sempre, ma adesso, avendo eliminato una serie di alimenti, la semplicità è diventata molto creativa e nel contempo molto stimolante. Pensare e realizzare piatti non elaborati, leggeri, ma golosi è una bella sfida che stimola ed incentiva.
Questo che vi presento oggi è stato molto apprezzato e mi ha dato molte soddisfazioni. Sfogliando una rivista veg, vedo la pubblicità di due tipi di pasta, una con i semi di lino e l'altra con i ceci.
Le cose nuove mi interessano sempre, queste paste in modo particolare. Al supermercato dove vado di solito, le trovo entrambe e le prendo. Quella con i semi di lino la condisco con un semplice sugo al pomodoro (siamo a fine settembre), nel frattempo ci sono una serie di imprevisti ed accantono quella con i ceci, in attesa di un'idea, tempo e calma per realizzarla.
Il tempo e la calma arriva e con loro l'idea. Zucca. Una bellissima zucchetta, acquistata al mercato (insieme ad un altro paio) con l'intento prima di fotografarle e poi, of course! cucinarle e mangiarle.
Una l'ho tagliata a fette (pesava all'incirca 650 g.), senza privarla della buccia, e metà l'ho cotta al vapore, frullata con olio extravergine novello, un paio di rametti di timo e una manciata di pinoli tostati. Ho tenuto da parte un paio di fette di zucca che ho tagliato a dadini e tostato nella padella molto calda. Ho condito le penne ai ceci (zucca e ceci è un binomio che adoro), con la crema di zucca e aromatizzato con semi di zucca e pinoli tostati in padella, nocciole tostate in forno, semi di lino, timo e rosmarino.
Delizioso. Un piatto realizzato soltanto con verdure, semi e frutta secca ma molto goloso e ricco di sapore. Peraltro, i semi sono ricchi di proteine.
L'ho rifatto diverse volte, ed adesso è in lizza come piatto da preparare per Natale.
Penne ai ceci con crema di zucca, semi di zucca e lino, pinoli e nocciole
ingredienti per 2 persone:
180 g. di penne ai ceci,
350 g. di zucca mantovana,
una manciata di pinoli e nocciole,
una manciata di semi di zucca e lino,
erbe aromatiche (timo e rosmarino)
olio extravergine di oliva, preferibilmente novello,
sale.
Lavate bene la zucca, asciugatela, tagliatela a fette sottili, ponetela sulla griglia per la cottura a vapore, coprite col coperchio e fate cuocere per circa 10/15 minuti, o fino a quando è morbida.
Intanto tostate in padella i pinoli e i semi di zucca, tostate in forno le nocciole e tritatele.
Tenete da parte un paio di fettine di zucca e private le altre della scorza, ponete la polpa in un recipiente, unite metà dei pinoli, un pizzico di sale, un paio di cucchiai di olio extravergine di oliva, un paio di cucchiai dell'acqua di cottura del vapore, qualche foglia di timo e frullate.
Mentre lessate la pasta, tagliate le fettine di zucca tenute da parte, tagliatele a dadini e fatele saltare in padella.
Condite la pasta con la crema di zucca, completate con i dadini di zucca, i semi, le nocciole e le erbe aromatiche.
Dolcetti al limone con yogurt, mela e uvetta
In questi giorni sto leggendo un libro di una scrittrice americana, scoperta per caso mentre ero in biblioteca e cercavo qualche libro che mi stimolasse, uno scrittore che ancora non conoscevo, qualcosa che lasciasse il segno.
Prendi un libro, guardane un altro, mi capita tra le mani un libro di Julia Glass, I dolci ingredienti del destino. Il titolo mi sembrava banale e scontato, la copertina lasciava presumere il solito romanzetto rosa ben confezionato e la trama (di solito non la leggo, mi piace scoprire piano piano la storia) riassunta nella terza di copertina mi sembrava il sunto del titolo e della fotografia. In una sola parola: melensa. Però, qualcosa mi attirava, volevo un nuovo autore e leggendo il titolo in inglese: The whole world over comincia a stuzzicarmi. Ma cosa c'entra The whole world over con i dolci ingredienti del destino? Bah!
Approfondendo meglio, leggo che col libro d'esordio (disponibile in un'altra sede della biblioteca) Tre volte giugno, Julia Glass aveva vinto il prestigioso National Book Award, onore spettato anche a Jonathan Franzen con Le correzioni (e chi legge il mio blog sa quanto abbia amato quel libro e il successivo Libertà .)
Okkei, è fatta. Prendo in prestito il libro e inizio a leggerlo. Bellissimo. Coinvolgente. Scritto benissimo. Pieno di umanità . Una storia corale che si svolge tra New York e il New Mexico.
Ho amato la maggior parte dei personaggi e dopo averlo letto, come mi succede per i libri che amo davvero molto, ho aspettato molti giorni prima di cominciarne un altro, ovvero Tre volte giugno, nel frattempo prenotato in biblioteca e già in attesa di essere letto.
Se I dolci ingredienti del destino (insisto, un titolo orribile e che non rende giustizia al libro) mi era piaciuto, Tre volte giugno mi ha folgorata. E' la storia di una famiglia scozzese e nello specifico del figlio maggiore, trasferitosi a New York, che si svolge nell'arco di un decennio.
La trama è bella, interessante, coinvolgente, ma se non si sceglie un libro per la copertina, non si sceglie nemmeno per la trama, altrimenti ci leggiamo Sophie Kinsella. :-)
Tre volte giugno è un affresco. Il libro è permeato da una grande compassione e un forte senso etico. Ma è anche un libro intriso di dolore e nel contempo di vita.
Terminata la lettura, ci ho messo diverse settimane per decidere di leggere altro, il libro mi aveva colpito profondamente e volevo continuare a pensare, meditare su quanto letto.
Poi, ho letto ancora un altro libro di Julia Glass, Quanti giorni dopo di lei che mi è piaciuto ma non quanto gli altri, soprattutto non quanto Tre volte giugno.
Intanto ho letto che stavano per pubblicare in Italia il suo quarto libro e nel frattempo ho comprato I dolci ingredienti del destino e Tre volte giugno.
Qualche giorno fa ho comprato ed iniziato a leggere il suo ultimo libro L'oscura sacralità della notte e sono piena di perplessità .
Il libro è bello, scritto bene, i personaggi sono ricchi, ma tutto mi sembra più fioco, meno intenso. Decisamente in tutto meno degli altri.
Quello che mi lascia perplessa è che la storia in un certo qual modo completa Tre volte giugno. Quello che era stato lasciato indefinito, qui viene chiarito. E' come se la storia fosse narrata da un altro punto di vista, quello della famiglia del coprotagonista.
E questo in fondo in fondo non mi piace. Non mi piace perché se nella vita personale amo la chiarezza e non mi piace lasciare le cose indefinite, la vita è indefinita. Molte cose lo sono. Per quanto possiamo volere chiarezza e definizione, ci sono eventi che ci sfuggono e restano un po' così. In un limbo. E solo nei romanzetti c'è una definizione di ogni evento, ogni dettaglio.
Nei buoni romanzi, molte cose restano leggermente vaghe, e in quella leggera vaghezza, indeterminatezza, il lettore trova lo spazio per meditare, pensare etc etc.
Comunque sono arrivata a più di metà del libro e poi vi dirò.
Intanto tra una lettura e l'altra, e tra una cosa e l'altra da queste parti si continua a mangiare e a cucinare.
E soprattutto si continua a bere tè, buon tè, e contrariamente alle mie abitudini, il buon tè, stavolta l'ho accompagnato con dei dolcetti, semplici semplici, yogurt, uva passa e mele.
Leggeri e golosi, si abbinavano alla perfezione allo Snow Chrysanthemum un tè molto morbido e naturalmente dolce.
Dolcetti al limone con yogurt, mela e uvetta
200 g. di farina 00, oiù un po'
30 g. di germe di grano,
2 uova,
150 g. di yogurt,
1/2 mela annurca,
30 g. di miele al mandarino,
la scorza e il succo di un limone bio,
un cucchiaio di uva passa,
16 g. di lievito per dolci,
3 cucchiai di olio extravergine di oliva, più un po'
un pizzico di sale.
Montate a neve ferma uova, miele e sale. Aggiungete lo yogurt, il succo di limone e l'olio e continuate a montare. Con movimenti fluidi s delicati e dal basso verso l'alto aggiungete la farina, un cucchiaio alla volta, alternandola con la mela precedentemente tagliata a pezzettini e l'uvetta precedentemente ammollata.
Mescolate delicatamente e ponete l'impasto in uno stampo da muffin, precedentemente oliato e cosparso di farina.
Ponete lo stampo nel forno a 180° e lasciate cuocere per circa 25 minuti. Come sempre vale la prova stecchino.
Carote colorate, finocchi e cipolle al vapore
La ricetta è davvero semplice, ma è l'espressione di quello che sta diventando mano a mano il mio modo di alimentarmi. Mi verrebbe da scrivere più naturale, sano, genuino, ma in realtà ho sempre mangiato considerando attentamente questi fattori.
Focaccine di farina semi integrale con uva nera, rosmarino e timo
Tutti i colori dell'autunno in questa focaccia che rappresenta la mia nuova proposta per il blog della Molini Pivetti.
Madeleines con formaggio emmentaler e nocciole
Domenica di fine estate al lago. A Valeggio c'è il mercato dell'antiquariato e decido di andare. Non ho intenzione di acquistare, voglio solo guardare, dare un'occhiata, una semplice occhiata.
Cous cous con verdure ed erbe aromatiche e trancio di salmone al forno con pesto di olive nere
16.11.16
Cous cous con verdure ed erbe aromatiche e trancio di salmone al forno con pesto di olive nere
Capita. Capita che per un periodo ti dedichi ad altro. Capita anche che inizi a cambiare alimentazione e nel mentre, sperimenti, affini, cerchi di capire, approfondisci, ti documenti e fotografi poco (il cibo) o proprio per niente.
Capita pure che la vita è piena di percorsi e sentieri, e decidi di seguirne qualcuno diverso dal solito, per curiosità , per variare, per vedere dove porta e se porta da qualche parte.
Panzerotti integrali farciti con fior di latte, salsa di pomodori alle olive e olive nere
Primo giorno di ferie al lago. Esco per andare a fare la spesa e nella campagna sotto casa vedo una serie di covoni, tutti in fila, uno, il più "indisciplinato" 😃, posto al contrario rispetto agli altri. Mi fermo, osservo, rifletto e questa immagine bucolica mi mette in sintonia con la natura e con i miei pensieri.
Panini all'uvetta con hummus di fagioli cannellini di Colfiorito e zucchine grigliate
Più che una ricetta un'idea, si, però un'idea golosissima.
Ravioli farciti con ricotta di capra e melanzane
Una bella domenica mattina dei primi di luglio, pomodori e melanzane al top, il mio umore pure, Rubber Soul in sottofondo (ehm...non proprio in sottofondo) e le mani in pasta.
In giro tra i vigneti
Quest'estate sono stata pigra, anzi, più che pigra dovrei dire meditativa, visto che tra le ferie e le giornate trascorse in città , mi sono mossa come non mai. Tutte le sere sono uscita. Se non era per un giro in centro era per una passeggiata alla buona nel quartiere, spesso mi sono vista con gli amici per una pizza (mangiata), un gelato che invece non ho preso, un aperitivo a casa di qualcuno.
Involtini di melanzane farciti con scamorza affumicata, olive nere, capperi, uva passa e pinoli
19.9.16
Involtini di melanzane farciti con scamorza affumicata, olive nere, capperi, uva passa e pinoli
Le vacanze sono un lontano ricordo, ma l'aria, il clima, i colori di settembre, mi rendono così felice che mi sembra di essere ancora in ferie.
Appena ho un attimo scappo al lago, la sera dopo cena, proprio come quando ero in vacanza faccio un giretto in città , la domenica vado al parco ed intanto cucino verdure, pesce e pasta.
Settembre, come giugno, mi fa venire voglia di girare, uscire, viaggiare, visitare posti nuovi e tra una passeggiata in città , un giro al lago, navigo, navigo a lungo sulle ali della fantasia e più realisticamente in internet.
Girando, girando sono "approdata" al sito della Galbani e precisamente nella sezione ricette per la Vigilia di Natale.
Hummus di fagioli cannellini di Colfiorito
Questo è un altro dei piatti che ha arricchito la mia collezione di pietanze veg dell'estate. Un piatto semplice che si prepara in un attimo ed è perfetto abbinato a pomodorini datterini (con i gialli è fantastico, oltre che molto coreografico) o ciliegini, in alternativa ai pomodori vanno benissimo melanzane o zucchine grigliate.
Insalata con formaggio caprino, pere, fichi, uva e nocciole
Questa ricetta, una semplice insalata preparata con frutti autunnali (pere, fichi ed uva), formaggio di capra e nocciole, postata lo scorso anno, proprio a settembre, ha riscosso un grande successo ed è stata apprezzatissima.
In tanti mi avete scritto per dirmi quanto vi sia piaciuta l'idea e quanto i vostri commensali l'abbiano apprezzata.
Cous cous con carote, cipollotti, olive ed erbe aromatiche su crema di zucchine
Qualche post fa, vi avevo parlato dei piatti a base di legumi e verdure che ultimamente sto preparando in grande abbondanza. Come scrivevo, sto utilizzando spessissimo anche il cous cous.
Pagnotte di grano kamut, farina di tipo 1, farina multicereali, germe di grano ed uva passa
....e tra una teglia di verdure al forno, un piatto di legumi, uno di hummus etc, etc, le mani finiscono sempre tra farine, lievito, ingredienti vari che a loro volta, una volta impastati ben bene, finiscono in forno.
Quest'estate, caldo o non caldo, il forno, come sempre, ha funzionato a pieno regime e tra verdure, paste al forno, pizze, focacce e pani, ho preparato una miriade di piatti.
Hummus di ceci
Se mi piace mangiare leggero in inverno, quando le basse temperature inducono a consumare cibi sostanziosi e robusti, figuriamoci in estate, quando non solo il caldo, ma anche l'umidità , le giornate più lunghe, la luce più intensa, mi fanno desiderare cibi leggeri, green, freschi e molto aromatici.
Messe da parte le solite insalate, fresche e leggere sicuramente, ma spesso banali, a meno di non arricchirle con tanti ingredienti che alla fin fine, di light hanno poco o niente, quest'anno sto "giocando" tantissimo con abbinamenti di verdure e legumi.
Focaccia semi integrale 2 con pomodorini Pachino
Li sogno per tutto l'inverno. Rossi, succosi, rotondi, oblunghi, piccoli, grandi, dolci, lievemente asprigni o addirittura aciduli.
In primavera, sebbene "sommersa" da asparagi, barba di frate, piselli, continuo a fare il conto alla rovescia, immaginando già , quando li troverò sui banchi del mercato.
Coltivati nei campi, non prodotti di serra. Mi sto riferendo ai pomodori, i miei ortaggi preferiti.
Chi frequenta la mia cucina virtuale, sa quanto ami il pane e pomodoro, un cibo semplice, atavico, frugale, ma delizioso.
La lista dei miei cibi preferiti a base di pomodori è lunga, molto lunga. Ma tranquilli ve la risparmio. 😃
Cartoline dal bosco in primavera
Ricordate quando vi ho raccontato del parco vicino casa mia, quel bosco così bello e pieno di fascino che tanto amo e a giudicare dalle visite ricevute, avete gradito anche voi?
Garganelli all'uovo con sugo di pomodori e funghi champignon
Chi frequenta un po' questo posto lo sa, adoro mettere le mani in pasta, "sporcarmele" di farina, uova e alti ingredienti. Amo il particolare profumo che si sprigiona dall'impasto di farina e lievito, mi piace vedere sbuffi di farina sui jeans, e rimboccarmi le mani ed impastare, impastare, fino a quando il tutto è perfettamente amalgamato, liscio e pronto per il riposo, la lievitazione e così via.
Detto ciò, è facile immaginare la mia felicità quando sono stata contatta dalla Molino Pivetti per realizzare foto e ricette per il loro blog.
Mese dopo mese, potete seguire le mie (e le proposte di altre blogger coinvolte con me in quest'avventura), sul blog Pivetti e sul mio.
Oggi vi presento la ricetta dei garganelli all'uovo, conditi con un leggero, quanto delizioso ragù di verdure.
Una breve premessa sul ragù. La ricetta l'ho realizzata in inverno, quando i pomodori freschi non erano proprio l'ideale. Da qui, l'esigenza di utilizzare i pomodori pelati. Il ragù, pertanto è perfetto anche in estate, sostituendo i pomodori pelati con quelli freschi ed abbinando sempre i funghi champignon, ottimi in tutte le stagioni.
I garganelli li ho preparati con la farina di grano tenero tipo 00 Molino Pivetti, un prodotto che mi è piaciuto subito e che ha reso i miei garganelli davvero gustosi.
Uova, noce moscata e sale, hanno completato gli ingredienti per la pasta.
E adesso la ricetta! :-)
Garganelli all'uovo con sugo di pomodori e funghi champignon
ingredienti per 4 persone:
per la pasta all'uovo:
200 g. di farina di grano tenero tipo 00 Molino Pivetti,
2 uova,
un pizzico di noce moscata,
un pizzico di sale,
per il sugo:
350 g. di funghi champignon,
400 g. di pomodori pelati,
olio extravergine di oliva,
erbe aromatiche (salvia e rosmarino)
2 spicchi di aglio,
sale.
Setacciate la farina, fate la fontana e al centro ponete le uova sgusciate, un pizzico di noce moscata grattugiata al momento, un pizzico di sale e cominciate ad impastare.
Eventualmente aggiungete un paio di cucchiai di acqua e continuate ad impastare, fino a quando gli ingredienti risultano ben amalgamati.
L'impasto deve risultare morbido, ma non appiccicoso. Avvolgete l'impasto nella pellicola e fatelo riposare per un'ora.
Quindi tirate la sfoglia, con una rotella dentellata ricavate dei quadrati, che avvolgerete intorno ad un bastoncino, passandoli su un tagliere rigato per imprimere la caratteristica rigatura.
Pulite i funghi, tagliateli a spicchi. Riscaldate una padella capiente e fate soffriggere uno spicchio di aglio in 2 cucchiai di olio extravergine. Aggiungete i funghi, salate, aromatizzate con qualche foglia di salvia e qualche ago di rosmarino e cuocete per 5-6 minuti a fiamma medio alta, fino a quando i funghi saranno rosolati, ma ancora tenaci.
Intanto riscaldate un'altra padella, soffriggete il secondo spicchio d'aglio in 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, quindi aggiungete i pomodori pelati.
Salate, aromatizzate con qualche ago di rosmarino e qualche foglia di salvia spezzettata e cuocete per 8-10 minuti. Aggiungete i funghi nel sugo e continuate la cottura per altri 6 minuti.
Lessate in abbondante acqua bollente salata i garganelli, conditeli col sugo e servite subito.
Insalata con calamari, moscardini, lattughini misti
Fretta, fretta, fretta. Hai voglia di dire: keep calm....., ma quando hai mille cose da fare, il tempo sembra non bastare mai, anzi sembra drasticamente diminuire.
Cake ai frutti di bosco con crema allo yogurt, frutti di bosco, vaniglia e timo
Nonostante il clima ballerino, quel giorno faceva caldo, andavo abbastanza di fretta, avevo finito la bottiglietta di acqua che porto sempre con me, e sognavo acqua, frutta o verdura.
Un Luna Park Party in stile novecento per festeggiare il 1° compleanno del Birrificio Angelo Poretti 7 Luppoli a Milano.
Un Luna Park fantasmagorico, al quale sono stata invitata la scorsa settimana.
Una festa bellissima, accuratamente organizzata. Tra mangiatori di fuoco, giocolieri, prestigiatori, uomini sui trampoli, angeli, musica a tema, cibo eccellente e, ovviamente, birra di grandissima qualità , ho trascorso davvero una bellissima serata.
Filoncini di farina semi integrale 2 all'olio extravergine di oliva e farciti con olive verdi
30.5.16
Filoncini di farina semi integrale 2 all'olio extravergine di oliva e farciti con olive verdi
Ultimamente sto facendo diversi esperimenti con le farine, poi vi racconterò tutto. Intanto vi dico che sto provando il lievito madre essiccato, e lo trovo molto buono in termini di lievitazione.
I lievitati risultano più leggeri, più fragranti e trovo molto comodo impastare la sera e trovare la mattina l'impasto già pronto per essere pezzato, e, dopo una breve lievitazione, che si farebbe anche quando si utilizza il lievito di birra, può già essere messo in forno.
Sto facendo pani di tutti i tipi, le baguettes, per esempio, vengono benissimo, e, come sempre mi piace arricchire il pane con frutta secca o olive.
Dopo quello con le noci, oggi vi presento quello con le olive verdi.
Per comodità , e mancanza di tempo, ho utilizzato le olive denocciolate, molto molto pratiche per questo genere di preparazioni.
Moscardini in casseruola con i piselli freschi
Ci sono giornate, nelle quali ti senti felice e in sintonia con te stesso e il mondo. Giornate nelle quali non succede niente di diverso dal solito, ma è il tuo umore che sembra rendere tutto bello e colorato.
E bello e colorato ti sembra anche quello che ti circonda, anche la vicina lagnosa, che appena ti incontra, subito dopo i convenevoli di rito, sempre gli stessi, ovvero, sospirone, seguito subito dopo da: "che vita, che vita! Siamo nello stesso condominio e non ci si vede mai!", cosa non vera, visto che ci vediamo spessissimo, per poi, proseguire con "ha visto che caldo? Non se ne può più!" in estate, oppure "Che pioggia, che pioggia, ma quando arriverà un po' di sole?" in primavera o autunno.
Insomma, la regina dei luoghi comuni.
E colorato mi sembra il libro che sto leggendo adesso, La Fonte meravigliosa, lo ammetto, non conoscevo né il libro e nemmeno l'autrice, ma di recente ho letto - avidamente - un libro, nel il protagonista lo citava, così, mi è venuta voglia di leggerlo.
Ma a me capita frequentemente di leggere libri citati da autori che amo e apprezzo, anche a voi succede?
E colorato, sicuramente è questo piatto, protagonista della ricetta di oggi. Un classico nella mia cucina. Ovvero, moscardini stufati in casseruola, abbinati a piselli freschi, nella loro stagione, altrimenti surgelati.
Tutto nasce dalla mia grande passione per i molluschi abbinati ai legumi e dalla mia, altrettanto forte, idiosincrasia per le seppie. Non mi piacciono, forse, ma molto forse, quelle piccole, piccole, ma quelle grandi spesse, no, proprio non riesco a mangiarle.
Abbinare i piselli ai calamari mi è sembrata la scelta più ovvia, ma anche la più scontata.
I moscardini mi sembravano perfetti.
Ed in effetti, l'abbinamento si è rivelato felice, molto felice. Cucino i moscardini in casseruola con aglio, erbe aromatiche, olio extravergine e un pizzico di sale.
Niente acqua, forte del proverbio che si usa dalle mie parti, ovvero: "il polpo si cucina con la sua acqua", che significa che se si cucina stufato, durante la cottura, sarà lo stesso polpo, o il moscardino a "fornire" acqua.
Il detto è anche una metafora, ovvero che se una persona ha le ubbie, per motivi infondati, è inutile cercare di farle tornare il buonumore, bisogna lasciarla perdere e prima o poi, il cattivo umore passerà .
Moscardini in casseruola con i piselli
ingredienti per 2 persone:
600 g. di moscardini piccoli,
1 kg. di piselli freschi,
un aglio,
olio extravergine di oliva,
erbe aromatiche,
sale.
Fate soffriggere l'aglio in 2 cucchiai di olio extravergine, unite i moscardini puliti, fate rosolare. Aggiungete qualche foglia di salvia e prezzemolo, salate, incoperchiate e fate cuocere per circa 25 minuti a fiamma bassa, girando di tanto in tanto.
Intanto sgusciate i piselli, lavateli, aggiungeteli ai moscardini, regolate di sale, unite un filo d'acqua calda e cuocete per 7-8 minuti ancora. I moscardini devono risultare morbidi, ma non gommosi.
Aromatizzate con qualche foglia di salvia e prezzemolo e servite.
Vellutata di Asparago di Badoere e Casatella Trevigiana DOP
Asparago di Badoere e Casatella Trevigiana DOP? Si, grazie! E' quello che ho pensato quando ho ricevuto la mail dell'Ufficio Comunicazione per Consorzio Tutela Casatella Trevigiana DOP.
Il 2016 è un anno importante per la Casatella Trevigiana, infatti celebra gli otto anni del conferimento della DOP e, per l'occasione, questo delizioso formaggio, è abbinato all'Asparago di Badoere IGP.
Più che un abbinamento un vero matrimonio, visto che a fare da testimone ci sarà il Prosecco DOC, tutti prodotti tipici veneti.
Sono convinta che un buon matrimonio è fondato sull'alchimia creata da diversi ingredienti che, fondendosi insieme, generano un prodotto eccezionale, pur mantenendo ognuno le proprie peculiarità .
Proprio come tra due persone! :-)
Panini di farina semi integrale 2 all'olio extravergine di oliva e noci
In ogni caso, tutte le mie giornate cominciano col sorriso. Anche se sto vivendo un periodo complicato, cerco sempre, ma proprio sempre, qualcosa che mi dia un minimo di serenità e un motivo per sorridere.
L'ho scritto più volte, sono mattiniera, molto mattiniera. In qualunque stagione mi piace alzarmi presto e cominciare la giornata.
Se sono in ferie, oppure durante il fine settimana, mi dedico con calma, ma nemmeno troppa, ai miei hobby. Ovvero, iniziare a cucinare, curare le piante sul balcone, dare una scorsa al quotidiano, prendere il tè, fare colazione, etc, etc, etc.
Durante la settimana corro, corro, corro tanto. Però, faccio colazione, prendo il tè e la giornata comincia.
In ogni caso, tutte le mie giornate cominciano col sorriso. Anche se sto vivendo un periodo complicato, cerco sempre, ma proprio sempre, qualcosa che mi dia un minimo di serenità e un motivo per sorridere.
Però, durante il fine settimana, mi piace cominciare la giornata con qualcosa preparato da me, appositamente per la colazione.
Una torta di mele in autunno, un cake alle albicocche in estate, un pane aromatizzato e così via.
Vellutata di piselli freschi
Green, green, green! Ebbene si, come tutti gli anni, in primavera, la mia tavola assume un meraviglioso colore verde. Il verde degli asparagi, delle fave, dei carciofi, della barba di frate, dei piselli. Green, decisamente green.
In questo periodo, c'ho il trip delle vellutate. Asparagi, piselli, fave, finiscono prima in pentola e poi frullati.
Solitamente le vellutate vengono realizzate con l'ausilio della panna, che lega, rende cremoso il composto e conferisce una parte grassa alla preparazione.
Ecco, esattamente quello che voglio evitare. Ovvero grassi di origine animale. Quindi, come condimento utilizzo olio extravergine di oliva, abbinandolo alla verdura "protagonista" della vellutata e la cremosità la ottengo con le patate, che, inoltre, rilasciando amido, lega alla perfezione la vellutata.