Girello di bovino con salsa tonnata
Sono sempre stata una lettrice onnivora e curiosa. Amavo alternare la lettura dei fumetti a quella dei libri.
Quello che mi affascinava era la lettura di ricette di altre regioni, quelle che in casa non si preparavano o si facevano meno e sulle quali io fantasticavo.
Questa ricetta o suggerimento, che dir si voglia, è legata ad un ricordo d'infanzia.
Non è una ricetta del cuore e nemmeno una di quelle che mangiavo frequentemente.
Se per questo non è nemmeno legata ad una ricorrenza.
E allora? L'infanzia? Il ricordo?
Il ricordo è legato alla lettura dei manuali e libriccini di cucina che, da bambina, spesso, leggevo.
Sono sempre stata una lettrice onnivora e curiosa. Amavo alternare la lettura dei fumetti a quella dei libri.
Però, mi piaceva moltissimo leggere anche ricettari, manuali di cucina & affini.
Non ero propriamente interessata alla ricetta, anzi, forse, la ricetta in se non mi interessava affatto.
Piuttosto ero presa da quello che, almeno a me così sembrava, rappresentasse una ricetta.
Le ricette della mia città mi lasciavano indifferente, leggevo pizza e già sapevo cos'era, quando, dove si mangiava.
Quello che mi affascinava era la lettura di ricette di altre regioni, quelle che in casa non si preparavano o si facevano meno e sulle quali io fantasticavo.
Che so, leggevo le ricette valdostane e immaginavo le montagne, i campi di sci.
Tre in particolare mi incuriosivano, le aguglie, che in casa non si cucinavano, le animelle che non avrei comunque mangiato, ma erano presenti in tutti i ricettari, e il vitel tonné.
Identità Golose 2015, i dettagli
Come dicevo nello scorso post, la sana intelligenza è consapevolezza, è accertarsi della qualità, delle territorialità, della stagionalità della materia prima.
Come promesso, rieccomi con un nuovo post dedicato ad Identità Golose.
Come sempre, dopo aver partecipato, mi sento profondamente coinvolta dalle lezioni degli chef, dalla varietà di proposte, dall'energia che si respira al congresso.
Ogni volta che partecipo ad Identità Golose, arricchisco il mio punto di vista sul cibo, l'alimentazione, la gastronomia.
Il tema di quest'anno "Una sana intelligenza" l'ho amato moltissimo.
Come dicevo nello scorso post, la sana intelligenza è consapevolezza, è accertarsi della qualità, delle territorialità, della stagionalità della materia prima.
Una sana intelligenza non è scegliere una cucina rispetto ad un altra, non è la contrapposizione tra cucina vegetariana, vegana, onnivora, ma è attenzione a ciò che mangiamo.
Ho assistito a lezioni vegetariane, vegane, a base di carne, pesce, tutte legate dal comune denominatore della consapevolezza, del benessere che deve partire dalla tavola, in una parola, della sana intelligenza.
Panini al latte farciti con lardomagro e crema di robiola e nocciole
Pane e farcitura, un matrimonio, dove ognuno deve portare qualcosa, l'uno deve arricchire l'altro e ci dev'essere una grande compatibilità.
La faccio breve e vado subito al nocciolo della farcitura, ehm della questione, adoro i panini.
Si, li adoro, per me i panini non sono una pietanza, un alimento, una portata, sono una possibilità.
Un piccolo panino da farcire con ingredienti che armonizzino bene tra di loro, creando un bocconcino delizioso.
Si parte dalla materia prima, ovvero il pane che deve accogliere la farcitura.
Pane e farcitura, un matrimonio, dove ognuno deve portare qualcosa, l'uno deve arricchire l'altro e ci dev'essere una grande compatibilità.
Io, che amo andare a fondo nelle cose, e mi piace impastare, parto dalla scelta del tipo di farina, seguita a ruota dagli - eventuali - ingredienti che lo aromatizzano.
Semi, semini, erbe aromatiche, frutta secca, spezie sono gradite e - nella mia cucina - usatissime.
Scelta la farina, preparato il pane, si passa alla farcitura e poi, alla degustazione.
Identità Golose 2015, accenni
Se lo scorso anno il tema di Identità Golose, il congresso di cucina ideato da Paolo Marchi, fu "Una golosa intelligenza", quest'anno, invece, si è passati ad "Una sana intelligenza".
Tema ed argomento importante, dalle mille sfaccettature, ben sviluppato nel corso delle giornate congressuali.
"Una sana intelligenza" è la consapevolezza. Di quello che mangiamo. Di quello che ci viene servito. Della stagionalità. Della provenienza del cibo. Dell'importanza di alcuni alimenti rispetto ad altri.
Consapevolezza che dovrebbe accompagnarci sempre, perché "una sana intelligenza" è indubbiamente salute e benessere per il nostro corpo.
Gli argomenti sviluppati sono stati tantissimi. Da "Il gusto dell'acqua" di Pietro Leeman, vegetariano da 30 anni, che sul palco di Identità, porta cibo e spiritualità a "10 anni a Piazza Duomo" di Enrico Crippa, chef piemontese che, come sempre, mi incanta.
Mi emoziona anche Alain Ducasse col suo "Naturalitè".
Muffin con pancetta, noci e parmigiano reggiano
Ricordi, ricordi, ricordi. Nel vedere queste foto sono stata inondata da un mare di ricordi.
Un fine pomeriggio di inizio estate trascorso a preparare muffin. Il profumo del bacon che si sprigionava dal tagliere. Quello di erba tagliata che arrivava dal balcone.
Il mio adorato micio, già stanco e magro, che mi aveva seguita in cucina e non si perdeva una fase della preparazione dei muffin.
Tortine con cranberries e cioccolato fondente
Fine settimana intenso. Venerdì sono stata alla conferenza stampa della Canon, dove sono state presentate una serie di novità e delle nuove macchine fotografiche ed obiettivi, dei veri gioielli, dei quali, manco a dirlo mi sono follemente innamorata, ma non vi anticipo nulla, vi racconterò tutto con calma.
Domenica, poi, ho partecipato ad Identità Golose, il congresso di cucina internazionale, ideato da Paolo Marchi, un concentrato di cultura gastronomica, eccellenze alimentari, importanti lezioni di cucina.
Ad ogni edizione imparo qualcosa e il mio bagaglio si arricchisce ulteriormente.
Ma anche di questo ve ne parlerò in dettaglio.
Torta salata di pasta fillo farcita con ricotta di pecora e coste
Veloce è veloce, leggera sicuramente, golosa, oh si, molto molto golosa.
Ma andiamo con ordine. Anzi, potrei parlare di parola d'ordine, ovvero coste.
C'è poco da fare, a me la ripetitività stanca, e ho sempre bisogno di nuovi stimoli.
Tranci di focaccia di kamut con prosciutto cotto e quenelle di ricotta
Di solito, la focaccia si mangia o farcita o come accompagnamento di verdure, salumi, pesce e così via.
In questo caso, invece, l'ho utilizzata come base sulla quale ho poggiato fettine di prosciutto cotto Lenti & Lode Cuore e quenelle di ricotta lavorate col pepe.
Non ho inventato niente di nuovo, nel Medioevo le focacce fungevano da base di appoggio di pesci, carni, verdure.
Servite sulle tavole dei ricchi, i commensali mangiavano quanto era disposto sulla focaccia, mentre, gli addetti alle cucine, i cuochi, i servitori, consumavano la focaccia, a quel punto saporitissima, ricca dei sapori degli ingredienti che erano stati poggiati su di essa.
Datteri farciti con formaggio caprino e noci
Ok, l'idea del tea party mi ha proprio presa. Fra le varie cose preparerei questi stuzzichini, semplici e veloci, easy & chic.
Ah si, buongiorno e buona settimana! :-)
Dicevo, tea party e stuzzichini vari.
La proposta presentata oggi, in realtà è un veloce finger food che preparo tutti gli anni, nel corso delle festività natalizie.