Era da tanto tempo che volevo preparare la ribollita toscana, una minestra celebre per l'utilizzo del cavolo nero.
Per i piatti tipici, regionali, mi piace seguire una ricetta fedele alla tradizione, come dire una ricetta "protocollare"; ma, come tutti i piatti tipici, anche la ribollita non fa eccezione e tutte le ricette che ho trovato, sia nei libri di cucina e nelle riviste della mia libreria personale, che in rete, differivano fra loro, sia pure per piccoli particolari; per esempio in alcune vi era il porro, in altre, ovviamente no, qualcuna era arricchita dalle bietole, o dagli spinaci, in altre ancora si utilizzava il cavolo cappuccio; insomma una babele di idee, ingredienti e variazioni.
Fino a quando, qualche settimana fa, in rete ho trovato una ricetta che mi ha ispirato parecchio; purtroppo, avendo trascritto la ricetta, senza segnare anche il nome del blog, non sono in grado di citarne la fonte, ma se l'autore del post legge il mio blog, e riconosce la ricetta, sarei ben lieta di citarlo/a.
In ogni caso il risultato è stato davvero eccellente; ho apportato un'unica modifica: ho sostituito i borlotti con i cannellini, ma solo perchè erano gli unici fagioli presenti in dispensa.
E l'ho presentata con del pane tostato spennellato con un filo d'olio e salato e pepato
La ricetta è per quattro persone
Ribollita toscana
100 g. di fagioli cannellini secchi,
150 g. di verza,
150 g. di verza,
1 carota,
1 costa di sedano,
1 cipolla,
1/2 scatola di pomodori pelati,
2 patate piccole,
1 costa di sedano,
1 cipolla,
1/2 scatola di pomodori pelati,
2 patate piccole,
300 g. di cavolo nero,
un ciuffo di prezzemolo,
timo,
un ciuffo di prezzemolo,
timo,
brodo vegetale,
parmigiano grattugiato,
olio extravergine di oliva,
parmigiano grattugiato,
olio extravergine di oliva,
pane,
sale e pepe.
La sera prima mettete in ammollo i fagioli in acqua fredda. Il giorno dopo scolate i fagioli, sciacquateli e metteteli in una casseruola ricoperti di acqua fredda non salata. Portate a bollore, diminuite la fiamma e fateli sobbollire per 1 ora. Quasi a fine cottura aggiungete il sale.
Una volta cotti, la metà dei fagioli la mettete da parte, l'altra la riducete in purea e la ponete nell'acqua di cottura dei fagioli.
Lavare e asciugate tutte le verdure; tritate grossolanamente la cipolla a coltello, e tagliate la carota e il sedano a dadini; tagliate grossolanamente le patate. Tagliate a listarelle il cavolo e la verza, privati precedentemente della costa centrale.
In una pentola, sufficientemente ampia, fate soffriggere in un buon olio, io ho utilizzato un extravergine umbro, il trito di cipolla, sedano e carota; una volta imbionditi aggiungete i pomodori pelati e le patate.
Fate insaporire, poi aggiungete il cavolo e la verza, e a seguire il timo e il prezzemolo.
A questo punto aggiungete i fagioli, sia quelli interi, che la purea con la sua acqua; salate, pepate, e fate cuocere per almeno un'ora.
Se risultasse troppo asciutta aggiungete del brodo vegetale caldo.
Come sottolineavano tutti i testi consultati, su questo almeno c'è uniformità, il gusto migliora se preparata il giorno prima, e poi fatta ribollire; oppure, visto la cronica mancanza di tempo che affligge un pò tutti, si può preparare con un pò di anticipo, e prima di servirla, la si fa nuovamente bollire.
Accompagnatela con una spolverata di parmigiano reggiano e fette di pane tagliate sottili, spennellate d'olio, aromatizzate con sale e pepe, e passate per qualche minuto in forno.
Come vino ho abbinato un Sangiovese.