Conchiglioni ripieni con melanzane e mozzarella
L'ho atteso così a lungo, ma alla fine ne è valsa la pena. Chi? No, la domanda da porre è: cosa? Infatti, non mi riferisco ad una persona, ma ad un libro. Libertà di J. Franzen. Ne ho letto meno della metà ed è bellissimo. Forte, intenso, duro, un'analisi lucida sulla società attuale.
Muffin al pesto
Dopo una settimana molto molto lunga e tanto tanto pesante alle spalle, ma soprattutto dopo un fine settimana non molto rilassante e riposante, ieri, appena tornata a casa dall'ufficio, invece di tuffarmi in mille attività, tipo preparare la cena, mettere in ordine e così via, mi sono imposta, ebbene si, imposta di dedicare del tempo al riposo.
Sformato di pappardelle al ragù di verdure
Se lo scorso fine settimana è stato all'insegna del "take it easy", in quello appena passato di "easy" non c'è stato proprio nulla.
Soltanto pulizie in casa, spesa, impegni e....vabbè, vi (e mi) risparmio l'elenco.
Però, che noia!
Dopo averlo aspettato così tanto, finalmente è arrivato! In libreria. Adesso a casa mia. Cosa?
Ma, il libro di Jonathan Franzen, Libertà.
Ho letto una ventina di pagine e mi ha già catturato. Peccato che con la stessa tenacia richiedono la mia attenzione il lavoro, la cucina, la casa.
Certo, non è che in questi giorni stia facendo chissà quali grandi pranzi, ma un minimo devo pur farlo.
Col caldo, comunque, a parte le insalate fredde, una strategia sono le verdure al forno. Mentre cucinano faccio altro, poi arieggio e intanto una bella teglia ricca di verdure colorata e golosa è in tavola.
Le verdure al forno, per me, sono una grande risorsa, ci condisco la pasta, preparo un contorno.
Certo, non è che in questi giorni stia facendo chissà quali grandi pranzi, ma un minimo devo pur farlo.
Col caldo, comunque, a parte le insalate fredde, una strategia sono le verdure al forno. Mentre cucinano faccio altro, poi arieggio e intanto una bella teglia ricca di verdure colorata e golosa è in tavola.
Le verdure al forno, per me, sono una grande risorsa, ci condisco la pasta, preparo un contorno.
Lunedì sera al Piccolo Teatro di Milano è stato presentato: "Storie di cibo, racconti di vita" un'antologia, una raccolta di racconti dedicati al cibo.
L'antologia pubblicata da Skira, è stata realizzata nell'ambito di Expo Milano 2015 ed è la prima di una collana dedicata a Milano, raccontata attraverso i luoghi del cibo.
Dieci giornalisti, intellettuali, scrittori, nei loro racconti, hanno parlato di cibo, vita e uomini.
Parlare del cibo, raccontarlo, rappresentarlo è insito nell'uomo. Da sempre, arte e cibo sono un binomio imprescindibile.
Cibo come nutrimento del corpo e dell'anima.
Paolo Marchi, tra gli autori dell'antologia, ha dedicato il suo racconto ad Aimo e Nadia, due grandi, illustri, rappresentanti della cucina milanese con Il luogo di Aimo e Nadia.
Lunedì sera, nel chiostro del Piccolo Teatro di Milano, cibo, parole, vita, profumi, ricette, si sono intrecciati in un percorso suggestivo ed emozionante.
Sul palco, Aimo e Nadia, in un dialogo serrato e fitto con Paolo Marchi hanno raccontato la loro storia, Tommaso Minniti, un attore teatrale ha letto alcuni brani del racconto di Paolo Marchi, mentre Alessandro Negrini uno dei due chef de Il luogo di Aimo e Nadia, dietro ai fornelli, sullo stesso palco, ha preparato i celeberrimi spaghetti al cipollotto e peperoncino. Fabio Pisani, l'altro chef de Il luogo di Aimo e Nadia era rimasto al ristorante.
Tutto inizia nell'immediato dopoguerra, quando Aimo, non ancora quindicenne arrivò a Milano per vendere le caldarroste con lo zio Silvio.
Anni difficili, il cibo scarseggiava e i sogni lo condivano. Aimo, grande affabulatore, ha raccontato che la polenta rappresentava il pranzo e la cena e il condimento, dal coniglio ai funghi esisteva solo nella fantasia e nei racconti.
Mentre, invece, reali e concreti erano i ghisa, i vigili milanesi, temibili per un ragazzino non ancora quindicenne e, quindi, non in regola col permesso di lavoro.
Emozionante e vibrante il ricordo di quando fu salvato da una bellissima signora bionda e da un elegante signore che l'accompagnava. Solo anni dopo, Aimo scoprì che si trattava di Wanda Osiris e Carlo Dapporto.
Dalla sua prima cucina in via Copernico, un bar tabacchi gestito con sua madre, fino al locale storico in via Monteccuccoli, quando ancora non era nemmeno asfaltata, il locale che dal 98 ha assunto l'insegna definitiva: Il Luogo di Aimo e Nadia.
La vita di Aimo è stata dedicata interamente al cibo, al buon cibo. La sua passione, il suo entusiasmo si avverte in ogni sua parola.
Racconta la sua vita e ci parla del cibo. "Non esistono piatti ricchi o poveri, ma piatti buoni", "l'olio extravergine è il vero ed unico condimento".
Quando Stefania Moroni sale sul palco, sceglie di stare affianco alla madre, perché lei, a partire dalla Signora Nunzia, la madre di Aimo, una grande cuoca precisa Nadia, è la terza generazione delle donne Moroni in cucina.
Mentre la storia si dipana, nell'aria si sparge il profumo del cipollotto e del peperoncino cucinato da Alessandro Negrini, che assistito da Elisa Pella, ci racconta la ricetta degli spaghetti col peperoncino e i cipollotti.
La zuppa etrusca, piatto toscano per eccellenza, chiude la serata, mentre sullo sfondo è ancora possibile vedere le fotografie di questa grande coppia e nell'aria echeggiano le parole che hanno raccontato la storia di una grande famiglia.
Giovanna
Muffin con pesche e amaretti
Buongiorno a tutti! Avete trascorso un buon fine settimana? Il mio è stato all'insegna del "take it easy!"
Dopo giornate intense, impegnative, lunghe, stancanti, ma per molti aspetti anche piacevoli, per il fine settimana ho abolito la parola: "impegni" e "devo fare!".
Ci sono ricette che, al pari di un vestito, di un profumo, vivono un periodo di "massima celebrità" per poi essere completamente dimenticate.
Però, basta un piccolo episodio, un profumo, un colore a ricordarle e farle rivivere, talvolta, una seconda stagione.
Come questa torta salata, per molto tempo la protagonista di cene estive, molto informali, tra amici.
Quelle cene organizzate per il piacere di incontrarsi, conversare, condividere un momento della propria vita tra persone amiche.
Cene nate per il gusto di stare insieme, decise in un minuto. Cene, dove ogni partecipante portava qualcosa per arricchire il buffet.
Di quegli incontri serbo ancora, gelosamente, il ricordo di sogni, progetti, desideri, risate, teglie di pasta al forno e torte salate, piatti che ero solita preparare.
Se il tempo a disposizione era poco preparavo una torta salata con pasta sfoglia, pomodori e mozzarella.
Una ricetta non consuetissima, considerato che la pasta sfoglia, si era soliti farcirla con ricotta, mozzarella, formaggi e prosciutto, o salame.
Se nei mesi più freddi è confortante il pensiero di tornare a casa e prepararsi un tè caldo, nella stagione estiva è altrettanto piacevole l'idea di preparare, una volta a casa, un tè caldo, aromatico e rinfrescante.
Pizza chiena, molto chiena
Cerca, consulta, leggi, sfoglia, sfoglia, sfoglia, sfoglia, alla fine, ho trovato la pizza chiena. No, non la pizza, bensì, la ricetta...
E' andata così. Stavo preparando un piatto regionale e volevo una precisazione,
Mi sono persa tra la miriade di libri e riviste che ho, e dopo una ricerca, tanto lunga, quanto infruttuosa, l'idea: "perché non consultare il cucchiaio d'argento?", già, perché?
Dopo una beve consultazione ho trovato ricetta e precisazione.
Orecchiette col sugo di pomodoro fresco e involtini di carne
Eravamo rimasti alle orecchiette home made, cucina regionale e tradizioni. Ma queste orecchiette, poi, come le ho condite? Nel post parlavo di un sugo molto tradizionale e di stagione, no, non lo ricordo a memoria, l'ho appena letto...
Tradizionale, perché in Puglia, le orecchiette oltre che con le cime di rapa, si condiscono anche col ragù e gli involtini.
In questo caso si al sugo, si anche agli involtini, ma non ho seguito alcuna ricetta regionale facendo a modo mio.
La scorsa settimana, tra il caldo, la poca voglia di dedicarmi a qualsiasi attività, la necessità invece di dover fare tutto, sono arrivata a sabato quasi senza rendermene conto.
Possibile? Si, visto che ero molto presa, molto presa anche a ritagliarmi del tempo per me, dove tra una tisana o un tè fresco, un libro, un giro con un'amica il tempo è passato in maniera piacevole.
Break col tè freddo!
Mare, laghi, monti, campagna, collina e mezza collina, olé! Per non tacere dello studio, cucina, soggiorno, insomma, indipendentemente dalla locazione, faccio un break e mi rinfresco con un bicchiere di tè freddo.
Mare, laghi, monti, campagna, collina e mezza collina, olé! Per non tacere dello studio, cucina, soggiorno, insomma, indipendentemente dalla locazione, faccio un break e mi rinfresco con un bicchiere di tè freddo.