Sarà il retaggio degli anni universitari, quando il panino era il cibo quotidiano, oppure saranno state le innumerevoli gite con colazione al sacco, dove il panino era il cibo preferenziale, ma ancora oggi, mangiare panini per me è una grande gioia.

Era dalla scorsa primavera che questi spaghetti alla chitarra chiedevano di essere preparati. Infatti era da tempo che volevo fare un piatto dedicato a Sorrento, un gioiellino di città che conosco benissimo.

Qual è per voi il senso della vita, ha chiesto un'amica nel corso di una cena qualche settimana fa. Domanda facile o difficile durante una cena, ma le risposte, che poi hanno generato altre domande, non sono tardate ad arrivare.

Sebbene sia la melagrana che la cannella le usi abitualmente tutto l'anno, quando preparo questo risotto, incomincio ad intravedere le festività natalizie.

Qualche giorno fa ho comprato al mercato le cipolle ramate di Milano. Si distinguono facilmente per la loro forma allungata e sono caratterizzate da un sapore lievemente dolce e al contempo pungente.

Una giornata d'autunno mite e soleggiata, un lungo giro in centro, una tappa da un cliente e poi a casa.

Un sabato mattina di novembre, un sabato mattina da vivere con molta calma.

Una serata all'insegna della musica. Una meravigliosa serata all'insegna dell'amicizia, della bellissima musica e del buon cibo. Ma andiamo con ordine.

Questo è un piatto che preparo quando ho poco tempo e voglio portare in tavola qualcosa di carino e gustoso. Infatti, mentre si cucina la pasta, si prepara il condimento.

Quest'anno l'uva nella mia cucina è onnipresente non solo come frutta in purezza, ma anche come ingrediente per piatti salati. Dai tagliolini agli gnocchi ed oggi nel risotto ha tipicizzato ogni piatto con eleganza e gusto.