La scorsa settimana, la degustazione di tè, diventata ormai un appuntamento fisso ed irrinunciabile, era dedicata interamente ai tè neri himalayani.
Come sempre, si è svolta presso la Scuola di Cucina de La Cucina Italiana, relatrice la Sig.ra Barbara Sighieri, de La Teiera eclettica.
Nell'ambito della degustazione, abbiamo assaporato quattro meravigliosi tè: il Sikkim Temi, il Puttabong, l'Arya Rose, tutti provenienti dall'India, e il Maloom, proveniente dal Nepal.
I tè neri himalayani raccolti in questo periodo, sono pregiatissimi, al punto da essere considerati gli champagne dei tè.
Vengono tutti prodotti alle pendici dell'Himalaya, il primo proviene dal Sikkim, uno stato federato dell'India, mentre l'Arya Rose e il Puttabong provengono dalla zona del Darjeeling.
In questa zona, le piantagioni di tè, all'inizio del '900 erano un centinaio, oggi ne sono rimaste 87.
Proprio grazie alle piantagioni di tè, le popolazioni che vivono nella zona del Darjeeling, godono di molti privilegi, rispetto ad altre zone dell'India.
Il primo raccolto, first flush, ha un sapore vegetale, fresco.
Il secondo, second flush, presenta note più simili alla frutta matura, mentre il sapore di quello autunnale guadagna in corposità.
In questi tè, il processo di ossidazione è più basso rispetto agli altri tè neri.
Come sempre, si è svolta presso la Scuola di Cucina de La Cucina Italiana, relatrice la Sig.ra Barbara Sighieri, de La Teiera eclettica.
Nell'ambito della degustazione, abbiamo assaporato quattro meravigliosi tè: il Sikkim Temi, il Puttabong, l'Arya Rose, tutti provenienti dall'India, e il Maloom, proveniente dal Nepal.
I tè neri himalayani raccolti in questo periodo, sono pregiatissimi, al punto da essere considerati gli champagne dei tè.
Vengono tutti prodotti alle pendici dell'Himalaya, il primo proviene dal Sikkim, uno stato federato dell'India, mentre l'Arya Rose e il Puttabong provengono dalla zona del Darjeeling.
In questa zona, le piantagioni di tè, all'inizio del '900 erano un centinaio, oggi ne sono rimaste 87.
Proprio grazie alle piantagioni di tè, le popolazioni che vivono nella zona del Darjeeling, godono di molti privilegi, rispetto ad altre zone dell'India.
Il primo raccolto, first flush, ha un sapore vegetale, fresco.
Il secondo, second flush, presenta note più simili alla frutta matura, mentre il sapore di quello autunnale guadagna in corposità.
In questi tè, il processo di ossidazione è più basso rispetto agli altri tè neri.

Nella fotografia, ho messo a confronto le foglie dei vari tè degustati.



Nelle fotografie, un dettaglio dei vari tè neri presentati.

Le foglie dopo l'infusione.
Il Sikkim Temi presenta un piacevole retrogusto di pesca e albicocca.
La temperatura d'infusione dev'essere di circa 90° e il tempo d'infusione di 3 - 4 minuti.
Tutti i tè neri himalayani, dopo l'infusione, vanno lasciati decantare per circa 2 minuti.
Il tè fotografato è il Maloon, proveniente dal Nepal, un mercato, per quanto riguarda il mondo del tè, in espansione.
La prima piantagione risale al 1863.
Il Maloon è un tè leggermente più tannico del precedente, più dolce, dagli aromi più vegetali.

Il Sikkim Temi presenta un piacevole retrogusto di pesca e albicocca.
La temperatura d'infusione dev'essere di circa 90° e il tempo d'infusione di 3 - 4 minuti.
Tutti i tè neri himalayani, dopo l'infusione, vanno lasciati decantare per circa 2 minuti.

Il tè fotografato è il Maloon, proveniente dal Nepal, un mercato, per quanto riguarda il mondo del tè, in espansione.
La prima piantagione risale al 1863.
Il Maloon è un tè leggermente più tannico del precedente, più dolce, dagli aromi più vegetali.
Nella foto sottostante le foglie del Maloon, dopo l'infusione.
Il Puttambong, fra tutti quelli degustati è il meno aromatico, il meno fruttato, ha un gusto più corposo, che ben si abbina con pesce al vapore, carciofi saltati in padella e formaggi poco stagionati.
Le foglie del Puttabong dopo l'infusione.
Nella teiera il tè Arya durante l'infusione. In questa piantagione, la prima risale al 1885, vengono prodotti tè verdi, neri, bianchi, oolong, Ambootia.
L'Arya Rose, presenta un inconfondibile sentore di rosa, profumazione assunta dagli effluvi dei roseti circostanti.


Il Puttambong, fra tutti quelli degustati è il meno aromatico, il meno fruttato, ha un gusto più corposo, che ben si abbina con pesce al vapore, carciofi saltati in padella e formaggi poco stagionati.

Le foglie del Puttabong dopo l'infusione.

Nella teiera il tè Arya durante l'infusione. In questa piantagione, la prima risale al 1885, vengono prodotti tè verdi, neri, bianchi, oolong, Ambootia.

L'Arya Rose, presenta un inconfondibile sentore di rosa, profumazione assunta dagli effluvi dei roseti circostanti.

Le foglie, dopo l'infusione, di tutti i tè degustati.
La degustazione è terminata, nell'aria ci sono ancora gli aromi e gli effluvi di tutti i tè.
Il profumo più forte è sicuramente quello delle rose, emanato dall'Arya Rose.
Anche questa degustazione è stata importante e significativa. Ho potuto conoscere e apprezzare meglio molti tè.
Ed anche se i miei preferiti restano i tè verdi cinesi, questi neri dell'Himalaya, sono veramente eccezionali e particolari.

La degustazione è terminata, nell'aria ci sono ancora gli aromi e gli effluvi di tutti i tè.
Il profumo più forte è sicuramente quello delle rose, emanato dall'Arya Rose.
Anche questa degustazione è stata importante e significativa. Ho potuto conoscere e apprezzare meglio molti tè.
Ed anche se i miei preferiti restano i tè verdi cinesi, questi neri dell'Himalaya, sono veramente eccezionali e particolari.

7 assaggi
Grazie che ci rendi sempre partecipi di questi tuoi bellissimi e interessantissimi corsi...
RispondiEliminaUn abbraccione e buon fine settimana
Come sono felice di leggere questi post, è come se ci fossi anch'io!
RispondiEliminaBaci Alessandra
Che meraviglia,le tue parole, le immagini che hai postato, i pensieri ai quali rimandano....tutto parla di un tempo dilatato e rallentato, un momento di pace, di piacere, d'intimità.
RispondiEliminaMolto bello e interessante, mi piacerebbe provare!!
Un abbraccio...Fabiana
Tesoro, che meraviglia i tè neri himalayani! Pregiatissimi e considerati Gli "champagne dei tè"! Mi ha particolarmente colpito l'Arya Rose, al sentore della rosa, la sua degustazione deve essere sublime! Baci e buona domenica
RispondiEliminaTesoro ci sono dei pensieri per te sul mio blog, se ti fa piacere, sono tuoi! Un bacio
RispondiEliminaSimo, grazie! Credimi, è un piacere condividere queste esperienze.
RispondiEliminaAlessandra, grazie! Mi fa piacere riuscire a trasmettere un pò delle sensazioni che provo.
Fabiana, benvenuta e grazie! Se ti piace il tè, è un'esperienza stupenda!
Lady Boheme, grazie! L'Arya Rose ha un aroma molto particolare. Sembra veramente di stare in un roseto.
Grazie per i graditissimi doni.
Baci Giovanna
Credo che questi thè siano davvero profumati e aromatici!Grazie per il post davvero interessante!
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