....cosa c'è nel risotto bello? Spinaci? No!!!! Bietole???? Nooooo!!!!
E allora?
Partiamo dall'inizio. Come sapete la cucina regionale è una mia grande passione, l'ho scritto e riscritto, mi interessa la storia che c'è dietro una ricetta, la nascita di un piatto, il legame col territorio, in una sola parola le nostre radici e la territorialità.
Allo stesso modo mi piace sperimentare, e se da un lato cucino fedelmente i piatti della nostra tradizione, dall'altro invento, creo, elaboro.
L'altra mia grande passione, legata alla cucina è il tè, anche in questo caso non inteso solo come bevanda, ma anche come ingrediente per varie ricette, nonchè storie e tradizioni legate a questo mondo vasto, interessante ed emozionante.
Qualche settimana fa, avevo voglia di un tè verde giapponese particolare, così ho acquistato il Gyokuro Kansai, il più raffinato e pregiato dei tè giapponesi.
Avevo già avuto modo di berlo durante la degustazione dei tè verdi giapponesi, e ne ero rimasta conquistata.
Semplicemente fantastico. Avevo già scritto del suo sapore fresco e dolce.
Il Gyokuro è un tè che infusione dopo infusione, sempre con le stesse foglie, mantiene la sua fragranza e la sua aromaticità, regalando nuove sensazioni; inoltre le foglie dopo l'infusione assumono un'interessante consistenza corposa.
Così ho pensato, che, dopo le madeleines, la ciambella, il cake e l'orata, tutte ricette preparate utilizzando il tè come ingrediente, era arrivato il momento del risotto.
Preparato utilizzando il tè invece del brodo, e le foglie dopo l'infusione come ingrediente principale.
Con Philip Glass in sottofondo, ho preparato questo risotto al tè verde.
Ovviamente niente formaggi per la mantecatura, gli orientali non li utilizzano, mentre sono grandi consumatori di uova.
Dunque, ho deciso di arricchire il risotto con una frittatina semplicissima: uova, semi di sesamo e di papavero, e di aromatizzarlo col pepe di Sechuan.
Sono sincera, ero curiosissima di saggiarlo per assaporare l'effetto finale.
Anche perchè era il mio pranzo della domenica....
Il risultato è stato entusiasmante. Veramente buono e particolare. Ho già pensato ad una nuova versione....
Inutile aggiungere che l'ho abbinato al Gyokuro Kansai. Una teiera calda e fumante ha accompagnato tutto il pasto, dall'antipasto alla frutta.
Questo piatto, per me ha rappresentato una fusion tra il più tradizionale delle nostre ricette e la più importante bevanda orientale.
Risotto al tè verde Gyokuro Kansai
ingredienti per due persone
160 g. di riso vialone nano,
1 uovo,
1 scalogno,
5 g. di tè verde giapponese Gyokuro Kansai,
semi di sesamo,
semi di papavero,
olio extravergine di oliva,
pepe di Sechuan,
sale.
Battete leggermente un uovo, unite una manciata di semi di sesamo e di pavero e friggetela in un filo d'olio.
Preparate il tè con 1/2 litro di acqua, dopo l'infusione filtratelo e conservate le foglie.
Tritate lo scalogno finemente, in una casseruola fatelo soffriggere in un cucchiaio d'olio extravergine d'oliva, unite il riso, tostatelo, salate e aggiungete un mestolino di tè.
Cucinatelo aggiungendo mano a mano il tè. A metà cottura unite le foglie di tè tenute da parte e mescolate bene.
A fine cottura unite la frittatina tagliata a quadratini e una macinata di pepe di Sechuan.
Fate riposare un paio di minuti e servite.
Ho abbinato il tè verde giapponese Gyokuro Kansai
18 assaggi
Ecco capita di rado che rimango veramente spiazzato nel leggere ricette e questa mi ha spiazzato e intrigato da morire!
RispondiEliminaComplimenti per l'ardire e provero' anche io quanto prima a fare qualche cosa di simile con il po di matcha che mi e' rimasto.
Fino ad ora mi ero fermato alla sola pannacotta al te verde..
Complimenti,
/Alessandro da Stoccolma
www.larennaincucina.blogspot.com
beh...premettendo che la fantasia e l'inventiva non ti manca di certo....devo dire che non so se mai proverò un aricetta simile ma di sicuro lo assaggerei volentieri...bravissima ciao katia
RispondiEliminaOriginalissima questa ricetta, di gran gusto e bellissima la presentazione!!!!! Complimentissimi Giovanna!!!!!
RispondiEliminaUna ricetta chicchissima e molto originale!
RispondiEliminaChissà se riuscirò mai a trovare il tè verde giapponese...che belle parole hai usato per definirlo: raffinato e pregiato...che voglia di degustarlo!
baci cara e buon fine settimana
Non ci posso credere ^__^ Sei una fonte inesauribile di idee originalissime tesoro. Il thè verde nel risotto...mi incuriosisce da matti. L'aspetto è invitantissimo e sono certa anche molto molto gustoso. Questa la devo proprio provare. Chissà se riesco a trovare proprio quel thè... Un abbraccio grande, buon we
RispondiEliminaSei una grande, cara...mi piacciono le persone che sperimentano...forse perchè io sono fifona e non lo farei mai...
RispondiEliminaTi è venuto un risotto davvero particolare, da provare!
Un abbraccio amica mia e buon fine settimana
Tesoro, sono estasiata davanti a questo sublime manicaretto!!! Complimenti anche per la deliziosa presentazione, le zuppierine sono bellissime!!! Un abbraccio e buon fine settimana
RispondiEliminauna ricetta molto particolare....mi piacerebbe provarla...mi inviti..?..:)
RispondiEliminacomplimenti per l'originalità della ricettà..
lia
ti meriti l'oscar per il risotto più originale, la tua passione ti ha dato una idea veramente fuori dall'ordinario!! complimenti !!!!!
RispondiEliminaabbraccissimi
ciao Reby
ma è una ricetta originalissima! brava! e un modo per utilizzare il té finalmente in piatti non dolci :)
RispondiEliminaAlessandro, benvenuto e grazie! Cucinare col tè regala autentiche soddisfazioni. Mi ha incuriosita la tua panna cotta...
RispondiEliminaKatia, grazie! Chissà, magari assaggiandolo scopri una nuova passione...
Speedy, grazie! Ormai mi sono lanciata col tè in cucina.
Gaietta, grazie! E' veramente molto particolare.
Federica, grazie! Credimi cucinare col tè mi piace sempre più.
Simo, grazie! Sei carinissima!!!
Lady, grazie! Diciamo una prova andata a buon fine. Per le zuppierine è stato amore a prima vista!
Cara Lia, certo che ti invito. Sei pronta a partire?
Rebecca, grazie! L'Oscar? Che onore!!! Grazie sei un tesoro.
Gio, grazie! Cucina sperimentale e creativa a braccetto...
Baci Giovanna
Certo, carissima e, dopo un bel giro per le vie fiorentine, che ne dici se concludiamo la serata con una cenetta e ci gustiamo questo tuo fantastico piatto!?!? Un abbraccio
RispondiEliminauna ricetta super originale...complimenti per la fantasia:-)
RispondiEliminaAnnamaria
uhuh bravissima.. ricetta super stuzzicante!
RispondiEliminabuona domenica!! e passa a trovarci..
www.modemuffins.blogspot.com
baci
MMM
Che emozione sperimentare seguendo il filo del nostro gusto,del nostro olfatto e delle nostre passioni!!!Credo che sia venuta fuori una ricetta superlativa,io adoro il tè e la tradizione proprio come te e solo a leggere la ricetta sento che riesce ad appagare tutti sensi,dalla presentazione,al gusto,agli aromi.Bravissima e naturalmente la proverò!un bacione e a presto
RispondiEliminaCiao omonima Giovanna! bel blog e carina l'idea di riportare anche pensieri condividendoli con noi! Buona fantasia e inventiva! Passa a trovarmi se ti va http://whitedarkmilkchocolate.blogspot.com/
RispondiEliminaFinalmente! non riuscivo a ricordarmi in quale blog avevo letto del risotto al te verde e oggi l'ho trovato! era il tuo!
RispondiEliminaIspirato dalla tua ricetta ho poi provato un risotto al matcha e pecorino di fossa.
Ciao!
Alessandro, grazie!!!
RispondiEliminaGiovanna