Per me, amare il tè non significa soltanto apprezzare una bevanda buonissima, che regala emozioni e piacere sorso dopo sorso.
Significa voler conoscere e approfondire gli aspetti della cultura e della civiltà orientale.
La Cina, il Giappone, l'India, sono nazioni con alle spalle una cultura millenaria. Diversa dalla nostra, ma non per questo, meno interessante ed affascinante.
Non ho la pretesa, e onestamente, neanche la competenza, per scrivere in modo dettagliato ed approfondito dell'arte orientale.
Però sono molto interessata a conoscerla meglio. Anche in funzione del tè. Sono convinta che non si possa estrapolare un aspetto importante della cultura di una nazione, senza capirne la contestualizzazione.
Il tè, come, come dicevo, per me non è soltanto una bevanda, ma è un importante riferimento culturale dei popoli orientali.
Ho più volte scritto dei riti legati al tè. Dalla cerimonia giapponese del Cha No Yu, al rito del Kung Fu Cha, e potrei continuare a lungo.
Domenica, ho partecipato ad un incontro dedicato all'Arte dell'Armonia Giapponese. Una degustazione di tè verdi pregiati, accompagnati dalla musica tradizionale giapponese, dall'Haiku e dallo Shodo.
Nel corso del pomeriggio abbiamo degustati diversi tè, intervallati da una dimostrazione delle arti giapponesi più importanti.
Nella foto Sayuri illustra l'arte dello Shodo, l'arte della calligrafia giapponese. Shodo, in giapponese, significa "via della scrittura", via, intesa come percorso, sia di vita, ma anche di perferzionamento di un'arte.
Tae indossa un autentico ed antico kimono giapponese. Quest'indumento ha una storia millenaria. Ogni singolo dettaglio ha una sua precisa simbologia.
Per esempio, il disegno del tessuto rappresenta le onde. Anche le maniche di un kimono hanno una grande importanza.
L'ampiezza è legata allo stato civile. Per le donne sposate l'ampiezza è minore, mentre le maniche risultano molto lunghe per le donne nubili.
Nella foto Barbara Sighieri, esperta di tè, che ci ha guidato nella degustazione dei tè, fotografata con Tae, in Italia per studiare musica lirica.
Nella foto il dettaglio dell'obi, la cintura del kimono.
Il tè nella foto è il Giunkincha. Un pregiatissimo tè verde, usato nelle occasioni importanti. Il tè, un Sencha di alta qualità, è impreziosito da particelle d'oro.
Infatti, letteralmente Giun Kin Cha significa: "puro oro tè".
Barbara Sighieri illusta come bere correttamente il tè, in modo da poter gustare e percepire tutte le note e il bouquet.
In Giappone è molto praticata l'arte del Tanka e dell'Haiku, entrambi componimenti poetici.
Matsuo Basho è il più importante maestro della poesia haiku, autore de Il romitaggio della dimora illusoria.
Durante il pomeriggio ci sono stati letti alcuni haiku di Matsuo Basho.
Mi sono piaciuti, per l'immediatezza, e il potere evocativo, tutti. Ma in particolar modo:
"Si spacca la brocca d'acqua,
stanotte ha gelato,
mi desta"
"Che quiete!
Penetra nella roccia
il canto delle cicale"
"La primavera trascorre,
piangono gli uccelli
e lacrime spuntano agli
occhi dei pesci".
Immediate, essenziali, evocative.
E' stato dedicato anche spazio alla musica giapponese. Tae, soprano, ha cantato diversi brani, accompagnata dalla flautista Emiliana Parenzi Colombo, dell'associazione Artisti in prima linea, e da Akiko, una flautista giapponese che studia in Italia.
22 assaggi
ma che bello, che interessante...e quanto è bella Tae!
RispondiEliminaBuonissima serata cara
(secondo me fra un pò questi corsi li puoi tenere anche tu! bacioni)
Bellissimo post, che dire della cultura orientale, sei stata in un posto di calma e rilassamento dove il tè è il fulcro di tutto questo. Baci.
RispondiEliminaCome sempre tesoro sono affascinata da questo mondo entro cui ci porti pian piano per mano ogni volta con nuovi particolari. I Giapponesi sono davvero incredibili. Anche la fattezza del kimono per distinguere donne nubili da sposate...sono rimasta a bocca aperta. Un abbraccio, buona serata
RispondiEliminaSimo, grazie! Ho molto da imparare! Anche tu trovi sia bellissima? Ha una grazia tipica delle orientali.
RispondiEliminaMax, è vero. E' stato molto rilassante e suggestivo.
Federica, anch'io sono rimasta colpita dalle maniche del kimono.
Sapessi com'era bello da vicino. I colori, la foggia, il tessuto, i disegni. Una vera opera d'arte!
Baci Giovanna
Come sempre, tramite le tue descrizioni e foto ci fai rivivere le emozioni dei momenti più belli.
RispondiEliminaSarebbe piaciuto anche a me trascorrere un pomeriggio in un luogo così suggestivo, immerso nell'atmosfera orientale!!! Grazie al tuo splendido post mi è sembrato proprio di vivere questa esperienza!!! Complimenti, tesoro, un abbraccio
RispondiEliminaI tuoi post sono sempre molto interessanti, tutto ciò di cui ci parli ci affascina e ci lascia a bocca aperta! Grazie!
RispondiEliminaUn abbraccio a domani! Alda e Mariella
Anni fa andai alll'Istituto Giapponese di Cultura a Roma per una giornata dedicata al rito del thè ed è stata una cosa incredibile. Non sono interessante ma appagante direi. Non vedo l'ora che riaprino i giardini per il mio consueto appuntamento!
RispondiEliminaBellissime foto, splendido racconto e sono certa fantastica giornata.......un bacino la stefy
RispondiEliminadi sicuro è stata una bellissima giornata ed una grande esperienza che permette di conoscere culture importantissime e lontane. Grazie per averci mostrato questa bella esperienza che hai fatto
RispondiEliminaquesto tè verde ha un colore stupendo ...sembra un prato chossà che gusto!
RispondiEliminaSteve, grazie!!!
RispondiEliminaLady, grazie! E' stato davvero molto interessante.
Alda e Mariella, grazie! Siete gentilissime!
Giovanna, è proprio così, si parte dal tè, ma poi si entra in un mondo molto suggestivo.
Stefy, grazie! Sei molto gentile!
Valerio, grazie! Se si è curiosi, queste esperienze sono molto gratificanti.
Carpe Diem, grazie! Era buonissimo!
Baci Giovanna
colgo l'occasione per invitarti a partecipare al mio primo contest di ricette di primi piatti (http://primopiattoquasifatto.blogspot.com/2011/03/sapori-e-colori-del-mediterraneoil-mio.html)
RispondiEliminasaluti
Ciao Giovanna. Hai ragione, la cultura orientale, giapponese in particolare affascina tanto anche me. Soprattutto il significato e la simbologia che sta dietro ai gesti quotidiani. Ascolterei per ore qualcuno che me ne parlasse.
RispondiEliminaMa sei tu in foto? :D
PS: i Kimono hanno il potere di farmi restare a bocca aperta.
Un bacione e buon w.e
Marco, vengo a farti visita.
RispondiEliminaViola, anch'io ammiro molto la bellezza, l'armonia, la classe, la simbologia dei kimoni. Quello in foto, visto dal vivo era bellissimo. No, nelle foto non ci sono.
Baci Giovanna
ancora ci delizi con un bellissimo post pieno di notizie interessantissime, complimenti ,ha ragione Simo , sei in corsa per diventare tu relatrice del'argomento tè e civiltà orientali, sei proprio bravissima, ti abbraccio
RispondiEliminaciao Reby
Deve essere stata davvero una splendida esperienza!!! Spero di poterla vivere anche io prima o poi!
RispondiEliminaTi auguro di passare un buon fine settimana!
Rebecca, grazie! Sei molto gentile, ma credimi, ho veramente tanto da imparare.
RispondiEliminaMarjlou, è stata davvero bella.
Te lo auguro di cuore.
Baci e buon fine settimana
che bello. Noi quando siamo stati alla Cina, abbiamo assaggiato un te diverso ogni pranzo perché ci mettevano sempre al inizio del pranzo. Era buonissimo :)
RispondiEliminache bell'incontro!
RispondiEliminacome se ci fossi stato anch'io grazie al tuo post :)
buon we
Che bell'espeienza e che bel post Giovanna, quasi emozionante!
RispondiEliminaMartu, grazie!!!
RispondiEliminaGio, grazie, sei molto gentile!!!
Giulia, grazie. E' stata davvero una bella esperienza.
Baci Giovanna