In questi giorni non sto cucinando molto, sono veramente presa da molte altre cose, a parte il lavoro, sto leggendo molto, l'altra mia grande passione.
Ho da poco finito "Io sono Charlotte Simmons" di Tom Wolfe, ed ora mi sto dedicando al romanzo "La signora Dalloway" di Virginia Woolf, scrittrice che amo moltissimo, della quale ho letto molto libri e che mi affascina molto anche a livello umano. Mi piace molto come parla della vita a Londra, dell'amore viscerale che ha per questa città, amore che trapela anche nei suoi libri: nel romanzo "Gli anni" Londra è continuamente descritta, così come anche nel libro "La signora Dalloway", certo, Londra non è proprio una protagonista dei suoi libri, come accade invece con Parigi nei libri di Balzac, altro scrittore per me importante e fondamentale. In tutta "La commedia umana" Parigi viene minuziosamente descritta al pari di un qualunque altro protagonista, ma Parigi non viene descritto come un luogo geografico, ma come un'autentica "creatura" pulsante di vita. Ma sto divagando, parlavo di Virginia Woolf, donna anticonvenzionale per antonomasia. All'inizio del secolo scorso sfidò l'opinione pubblica andando a vivere in un sobborgo di Londra povero e malfamato: Bloomsbury, da qui il nome della comunità di spiriti liberi e di menti eletti costituita oltre che dalla stessa Woolf da Forster, Keines, Leonard Woolf - che poi diventerà suo marito.
Il libro in questione è molto importante perchè la Woolf per rendere meglio la psicologia di Clarissa Dalloway spesso utilizza il monologo interiore, forma narrativa utilizzata da J. Joyce nel suo capolavoro "L'Ulisse".
Comunque tra una cosa e l'altra sono riuscita a ritagliarmi un pò di tempo per cucinare i ravioli ricotta e piselli.
Questa ricetta l'ho imparata al corso di cucina vegetariana, che ho seguito qualche tempo fa presso la scuola de La Cucina Italiana.
Visto che questo è proprio il periodo dei piselli ho pensato di realizzarla, seppure con qualche piccola variante.
Ravioli di piselli e ricotta di pecora
Ingredienti per 4
Per la pasta
Nel frattempo tritate finemente lo scalogno, fatelo rosolore nell'olio, unite i piselli, bagnate con poca acqua, salate e cuocete per circa 10 minuti, a fine cottura i oiselli devono risultare morbidi e l'acqua deve essere stata assorbita totalmente. Frullate e ricavate una purea asciutta. Fate raffreddare, mescolate la ricotta e la maggiorana.
Stendete la pasta e confezionate i ravioli utilizzando il ripieno.
Tritate finemente lo scalogno, fatelo rosolore nell'olio, unite i pomodorini tagliati a metà, salate e portate a cottura.
Cuocete i ravioli in abbondante acqua salata e condite col sugo di pomodoro fresco.
La dolcezza dei piselli si abbina perfettamente ad un bianco sapido come la Vernaccia.
Ho da poco finito "Io sono Charlotte Simmons" di Tom Wolfe, ed ora mi sto dedicando al romanzo "La signora Dalloway" di Virginia Woolf, scrittrice che amo moltissimo, della quale ho letto molto libri e che mi affascina molto anche a livello umano. Mi piace molto come parla della vita a Londra, dell'amore viscerale che ha per questa città, amore che trapela anche nei suoi libri: nel romanzo "Gli anni" Londra è continuamente descritta, così come anche nel libro "La signora Dalloway", certo, Londra non è proprio una protagonista dei suoi libri, come accade invece con Parigi nei libri di Balzac, altro scrittore per me importante e fondamentale. In tutta "La commedia umana" Parigi viene minuziosamente descritta al pari di un qualunque altro protagonista, ma Parigi non viene descritto come un luogo geografico, ma come un'autentica "creatura" pulsante di vita. Ma sto divagando, parlavo di Virginia Woolf, donna anticonvenzionale per antonomasia. All'inizio del secolo scorso sfidò l'opinione pubblica andando a vivere in un sobborgo di Londra povero e malfamato: Bloomsbury, da qui il nome della comunità di spiriti liberi e di menti eletti costituita oltre che dalla stessa Woolf da Forster, Keines, Leonard Woolf - che poi diventerà suo marito.
Il libro in questione è molto importante perchè la Woolf per rendere meglio la psicologia di Clarissa Dalloway spesso utilizza il monologo interiore, forma narrativa utilizzata da J. Joyce nel suo capolavoro "L'Ulisse".
Comunque tra una cosa e l'altra sono riuscita a ritagliarmi un pò di tempo per cucinare i ravioli ricotta e piselli.
Questa ricetta l'ho imparata al corso di cucina vegetariana, che ho seguito qualche tempo fa presso la scuola de La Cucina Italiana.
Visto che questo è proprio il periodo dei piselli ho pensato di realizzarla, seppure con qualche piccola variante.
Ravioli di piselli e ricotta di pecora
Ingredienti per 4
Per la pasta
- 160 g. di farina 00,
- 40 g. di semola di grano duro,
- 2 uova.
- 200 g. di piselli freschi sgusciati,
- 100 g. di ricotta di pecora,
- 1 scalogno,
- maggiorana tritata,
- olio extravergine di oliva,
- sale.
- 5-6 pomodorini ciliegia,
- 1 scalogno,
- olio extravergine di oliva,
- sale.
Nel frattempo tritate finemente lo scalogno, fatelo rosolore nell'olio, unite i piselli, bagnate con poca acqua, salate e cuocete per circa 10 minuti, a fine cottura i oiselli devono risultare morbidi e l'acqua deve essere stata assorbita totalmente. Frullate e ricavate una purea asciutta. Fate raffreddare, mescolate la ricotta e la maggiorana.
Stendete la pasta e confezionate i ravioli utilizzando il ripieno.
Tritate finemente lo scalogno, fatelo rosolore nell'olio, unite i pomodorini tagliati a metà, salate e portate a cottura.
Cuocete i ravioli in abbondante acqua salata e condite col sugo di pomodoro fresco.
La dolcezza dei piselli si abbina perfettamente ad un bianco sapido come la Vernaccia.
1 assaggi
Di questo menù mangerei tutto con piacere! Ottimi questi ravioli e ovviamente il dolce, squisito!
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