Preparazione del tè
"Scaldò la teiera - con quasi eccessiva destrezza - mise da parte il tè Orange Pekoe che aveva preparato la cameriera, buttò dentro cinque cucchiaini di una miscela superiore, ci versò sopra acqua bollente sul serio, e poi gridò alle signore di spicciarsi, che altrimenti si sarebbe perduto l'aroma."
Sarà che gli inglesi hanno l'abitudine di bere tè, prevalentemente nero, molto forte e bollente, sarà che "Paese che vai, modalità di preparazione del tè che trovi", ma il tè, preparato da Tinny, uno dei personaggi di Casa Howard, con "acqua bollente sul serio" l'aroma l'avrebbe perduto comunque, indipendentemente dalla velocità di "spicciarsi" delle signore.
Preparare un buon tè non è difficile, basta utilizzare un tè di elevata qualità, un'ottima acqua minerale e seguire poche, semplici regole.
Ovviamente niente tè in bustine, no all'acqua di rubinetto, nessuna aromatizzazione con latte o limone e mai dolcificanti.
La preparazione del tè, un raffinatissimo rito che varia da nazione a nazione, non dovrebbe essere finalizzata solo all'ottenimento di una buona bevanda da gustare con calma, ma regalarci un attimo di piacere, di relax durante il quale scegliamo con cura il tè, riscaldiamo la giusta quantità di acqua, pesiamo le foglie del tè, impostiamo il timer e aspettiamo che suoni, senza fretta, senza ansia.
Quando preparo il tè, quindi almeno due volte al giorno, scelgo il tè in base all'umore e poi lo preparo seguendo i passaggi che vi ho descritto, anche se sono di frettissima, devo andare al lavoro, ho mille cose da fare, questo "rito" mi piace, mi rilassa.
Ma quali sono le regole da seguire? Scegliere con cura la tazza e la teiera, pesare il giusto quantitativo di acqua e di tè, misurare la temperatura dell'acqua, rispettare il tempo di infusione.
Con pochi, semplici strumenti, quali il termometro, la bilancia e il timer si ottiene un ottimo tè.
Le tazze e la teiera non vanno scelte solo in base a criteri estetici, ma devono essere funzionali al tipo di tè. Le teiere di terracotta, sono adatte ai tè neri e oolong. Quelle di ceramica trattengono bene il calore, mentre quelle di vetro, se da un lato hanno il vantaggio di non assorbire odori, dall'altro trattengono poco il calore.
Nella scelta della teiera un fattore fondamentale è l'ampiezza; le foglie del tè, infatti, nel corso dell'infusione, tendono ad espandersi. Una teiera stretta le comprimerebbe, inficiandone il risultato finale. Per lo stesso motivo è sconsigliato l'utilizzo dei filtri, belli e decorativi, impediscono, però, alle foglie di muoversi.
Prima di porre le foglie nella teiera è importante riscaldarla, in questo modo, quando versiamo l'acqua alla giusta temperatura di infusione, non si raffredda molto, per compensare la diversa temperatura della teiera.
Inoltre il tè, durante l'infusione deve ossigenarsi, quindi è sconsigliato coprire la teiera col suo coperchio.
Nella foto ho messo a confronto gli strumenti moderni con quelli utilizzati in passato, sia per pesare la giusta quantità di tè, che per misurare il tempo preciso di infusione.
Clessidra e timer, cucchiaini e bilancina, strumento indispensabile. Infatti, come si vede anche dalla foto, i cucchiaini non sono tutti uguali, quindi dire un cucchiaino di tè è molto generico. Solo la bilancia, ci consente di pesarne la giusta quantità, che solitamente, salvo eccezioni per i tè bianchi è di 2,5 g. di tè per 25 cl di acqua.
Un parametro fondamentale è è la qualità dell'acqua. I cinesi la definiscono "la madre del tè". Lu Yu, nella sua importantissima opera "Jha Ching", "Il canone del tè" (scritto tra il 760 e il 780) ne decantava l'importanza, sostenendo che la migliore è quella sorgiva di montagna.
Certo non vado in montagna a prender l'acqua per preparare il tè, passione o non passione, però la scelgo accuratamente, orientandomi su un'acqua minerale dal residuo fisso basso e con un buon equilibrio tra i vari minerali.
Diciamo pure, che in casa non mancano mai un paio di bottiglie di una marca specifica....
Il quantitativo di tè, la temperatura dell'acqua e il tempo di infusione varia a seconda del tipo di tè scelto.
I bianchi, più delicati e pregiati richiedono lunghi tempi di infusione, circa 10 minuti, temperature dell'acqua basse intorno ai 75°.
Per questa famiglia di tè, considerata l'ampiezza delle foglie è necessario utilizzare una teiera capiente che consenta alle foglie di espandersi liberamente, in modo da poter sprigionare appieno la loro fragranza e aroma.
Anche per i tè verdi giapponesi sono necessarie basse temperature dell'acqua. In questo caso, però, i tempi di infusione si riducono a 2 minuti, altrimenti il tè verrebbe piuttosto tannico, un gusto che noi occidentali non amiamo molto.
Per i tè verdi cinesi i tempi di infusione si allungano a 3 minuti, circa, mentre la temperatura dell'acqua sale intorno agli 85°.
I tè oolong e neri sono quelli che richiedono le temperature di infusione più alte, intorno ai 95° e dai 3,5 a i 5 minuti.
Ad eccezione dei tè neri, le foglie dei tè bianchi, degli oolong, dei verdi, possono, anzi devono, essere utilizzati per almeno 2 - 3 infusioni.
Ci sono alcuni oolong che mi piacciono di più alla seconda infusione; le foglie si sono aperte maggiormente e l'aroma è sprigionato appieno.
Sarà che per il tè ho una vera passione, ma prepararlo, seguire i vari passaggi mi piace molto. Mi regala un attimo di calma, in una vita sempre più frenetica e caotica.
E adesso, cosa ne dite di preparare insieme una tazza di tè?
Alla prossima!
Buona settimana!!! :-)
Giovanna
35 assaggi
E io che penavo fosse la cosa più semplice del mondo preparare il tè! Non finirò mai di scoprire questo mondo affascinante e misterioso. Allora arrivo con il dolce per la pausa del pomeriggio, che ne dici? Un bacione, buona settimana
RispondiEliminaP.S. tesoro cancella il link a Smilla magazine qui a fianco. Da ieri sera sta creando problemi di accesso ad un sacco di blog e anche qui!
ahaahaha io son completamente ignorante!!!!prendevo la tazza di acqua bollente, mettevo il tè.. ed attendevo l'infusione per 5 minuti.. hihhi ma che tè faccio io????
RispondiEliminaps: leva il bannerino di smilla magazine cheda problemi appena si apre la pagina del tuo blog... smack
Tra poco è l'ora del tè, io porto i pasticcini ok?
RispondiEliminaGiovanna che post interessante, io purtroppo di tè non ci capisco nulla..l'unica cosa giusta che faccio è di non metterci assolutamente nulla, ne zucchero ne limone, niente, mi piace così com'è!
RispondiEliminaIl mio preferito è il tè nero al bergamotto della Twinings.
Un abbraccio e buon inizio settimana!!
questo post sul the è fantastico,praticamente non sapevo nulla sul the:(
RispondiEliminapoi questa delle foglie di the verde che si possono riutilizzare per altre 2 volte..................io lo uso il the verde in foglie,ma ,appena preparato il the buttavo le foglie :( da ora in avanti farò come hai consigliato tu.grazie
ciao
Carissima, da che ti conosco ho capito che preparare il tè non è per niente facile, e mi sono anche resa conto che io non lo so preparare per niente! Per questo ti leggo con molto piacere con la speranza di migliorare!
RispondiEliminaUn abbraccio!
quanto mi vergogno....io che uso la classica bustina, sigh!
RispondiEliminaPorto due tortine, che dici, vengo????????
ottimo il tuo tè Giovanna ne berrei volentieri una tazza
RispondiEliminaok cara Giovanna, è certo che se verrai a trovarmi non ti preparerò il te! a leggere questo post ho capito che non ne faccio una di giusta ;-)
RispondiEliminaDovrò imparare al più presto, mi affascina molto questa cosa, anche se sono un pò nervosetta e non so se avrei la pazienza di fare tutti questi passaggi per benino.....mah chissà....mai dire mai...
Un bacione
Ciao Giovanna, per quanto sono una amante del tè riconosco che non sono una intenditrice e spesso sono frettolosa nel prepararmelo, sempre una teiera e in foglie, odio filtri e bustine, ma per quanto riguarda l'acqua ho parecchio da imparare.
RispondiEliminaQuindi ti ringrazio per questi post che sono molto più efficaci dei libri e a proposito di libri ti vorrei invitare a visitare questa pagina del mio sito (http://www.alejandralillia.com/?page_id=77) sapessi quante tazze di tè ho dovuto bere per realizzare questo sogno ;D
Un abbraccio, Alex
Non si finisce mai di imparare.
RispondiEliminaGrazie Giovanna.
ma pensa te!!....adoro il tè, o almeno quello che io chiamo tè perche' ora non so piu' cos'è....brodaglia???...ho sepre fatto bollire l'acqua!!!!!...ho sempre sbagliato!!
RispondiEliminama quante cose non sapevo... molto affascinante!
RispondiEliminaCaspita che bel post, scientifico quasi, bravissima. Leggerò il libro...dal momento che preparo il thè!! Un bacione,
RispondiEliminaFederica, è proprio un mondo immenso, dove non si finisce mai di imparare. Ti aspetto col dolce, ma anche senza, l'importante è incontrarci.
RispondiEliminaHo cancellato il link a Smilla, grazie! :-)
Claudia, da oggi farai un tè fantastico. Ringrazio anche te per il suggerimento di Smilla! :-)
Nani e Lolly, vi aspetto!
Mariangela, berlo senza dolcificanti o aromatizzanti è già una buona partenza! :-)
Franca, grazie! No, non buttarle più, utilizzale almeno 2 -3 volte!
Alda e Mariella, ma no è facilissimo, ci vuole solo un po' di pazienza!
Simo, ma no, che vergogna, però prova ad usare quello in foglie, vedrai la differenza. Ti aspetto!
Carpe diem, grazie! Hai risolto con i commenti?
Baci
Giovanna
Violetta, grazie! Ma certo che avresti la pazienza di seguire tutti i passaggi. :-)
RispondiEliminaAlex, grazie! Non sapevo che fossi una scrittrice, il libro dev'essere bellissimo!
Fra, grazie a te! :-)
Rosaria, no, bollire mai, neanche per i tè neri!
Marina, benvenuta e grazie!
Tinny, grazie! Sei molto gentile! :-)
Baci
Giovanna
Molto interessante questo post, il tè mi piace molto ma non sono così esperta. Farò tesoro di questi consigli!
RispondiEliminaGrazie per la tua visita al mio blog e a presto
Chicca
L'ho sempre saputo che no era semplice...tranne le bustien!!! una pagian da tenere in considerazione e ben presente...buona giornata e grazie per questo...ciao.
RispondiEliminaBellissimo post complimenti! Ciao
RispondiEliminaCi hai dato una descrizione veramente dettagliata di questa arte che io purtroppo poco conosco!! Ad esempio non sapevo proprio che non bisogna utilizzare l' acqua del rubinetto!!! Terrò bene a mente i tuoi suggerimenti...Un bacione cara!!
RispondiEliminaChicca, benvenuta e grazie!
RispondiEliminaMax, grazie, ma no, bastano davvero pochi accorgimenti!
Fullina, benvenuta e grazie!
Patriziza, grazie. No, l'acqua di rubinetto no!!!
Baci
Giovanna
la preparazione del thè è un rito antichissimo, per la fretta infiliamo la bustina e via.. ma non è. appunto, così che andrebbe fatto.. ottimo post cara.. siamo consumatori di thè! :)
RispondiEliminaMa quanto ho imparato da questo tuo post! Un mondo affascinante, prima del tutto estraneo, mi s'è aperto...
RispondiEliminaGustiamoci quindi una tazza di té, ben fatta, magari leggendo insieme qualche paginetta della Austen. Che dici?
Un bacio
quando dicono che preparare il the e' un arte...questo significa!
RispondiEliminaa volte maledico il microonde e le bustine!
wow quanti accorgimenti bisogna avere per fare del buon tè, non credevo! grazie per le dritte,kiss!
RispondiEliminaNon si finisce mai di imparare, non sapevo della differenza tra le teiere! E l'acqua...chissà se va bene quella microfiltrata della brocca :o
RispondiEliminaComplimenti carissima Giovanna, sappi che leggo sempre i tuoi post per farmi sfiorare dalle atmosfere genuine che sai descrivere così bene...spero di riuscire a venirti a trovare presto..magari portando in dote un po' di tè e tisane direttamente da Londra :)
Ciao Giovanna, grazie di essere passata da me e aver lasciato il tuo pensiero! Ho fatto un giretto sul tuo blog e lo trovo davvero bello, ben fatto ed interessante. Quando ho visto i fichi però ho deciso che era meglio che non mi soffermassi troppo (che fame!)... ;)
RispondiEliminaBuona serata e a presto
Un rito che mi ha sempre affascinato anche se non è nella mia tradizione!!Ma comunque so cogliere la "piacevolezza" di questa pausa e qualche volta me la concedo volentieri,soprattutto quando è in arrivo un'amica speciale!!Beh,il nostro rito della "tazzulella e cafè",ogni tanto cede il posto ad un buon tè!!
RispondiEliminaE tu sei stata veramente dettagliata,grazie per le tante dritte..un bacio cara e alla prossima!
sei un pozzo di scienza! non ti dico come faccio il mio te della colazione , perché mi vergogno fortemente!però posso imparare , grazie della bella lezione ti abbraccio
RispondiEliminaciao Reby
chapeau!
RispondiEliminaqui siamo in mano all'arte! (come si dice da noi) :D
Questa non la sapevo :( grazie delle dritte adoro il tè specialmente d'inverno ^_^
RispondiEliminaUn abbraccio Anna
Non posso che ringraziarti per i tuoi preziosi consigli!
RispondiEliminaA me il tè piace molto e lo prendo solitamente una volta al giorno, verso le 17!
Si, è un bellissimo rito!
Un bacione cara Giovanna!
Meraviglioso questo cake e anche il tuo precisissimo té!!! Bravissima!!!
RispondiEliminaComplimenti Giovanna! La tua spiegazione è molto dettagliata ed io ho scoperto che ho tutto da imparare su come preparare un buon tè :D
RispondiEliminaMi rimane soltanto un dubbio: come, dove e per quanto tempo si possono conservare le foglie di tè da riutilizzare per 2-3 volte?
Grazie!
Con stima e simpatia
Laura
Laura, grazie! Dunque, le foglie riutilizzabili sono quelle dei tè bianchi e verdi e di alcuni pregiatissimi neri.
RispondiEliminaLe puoi usare due, tre volte, conservandole al massimo per 5-6 ore, coprendole con un coperchio, ma mai con la pellicola, altrimenti non respirano.
Se prepari il tè in teiera, lasciando le foglie libere (quindi senza utilizzare quei filtri tanto carini, tipo casetta, pallina che però schiacciano le foglie e non consentono una buona infusione) e una volta pronto l'infuso lo versi nella tazza avvalendoti di un filtro, allora le foglie le puoi conservare nella teiera, coprendole con il suo coperchio.
Se invece utilizzi una mug con un filtro grande quanto la tazza, di quelli ad incasso, che consentono comunque una buona espansione ed infusione, allora dopo aver bevuto il tè, poni il filtro con le foglie nella mug che hai velocemente sciacquato e la copri col suo coperchio, molte mug ne sono provviste, altrimenti va bene anche un piattino da caffè.
Giovanna