Minestra di tagliolini all'uovo e polpette in brodo
Qualche settimana fa mentre ritiravo la posta dalla cassetta delle lettere, la vicina che mi stava aspettando per salire insieme con l'ascensore, pensando all'imminente cena con i suoceri, mi diceva che sarebbe stato bello se dalla cassetta si fosse materializzato qualcosa di pronto e di buono da offrire ai suoceri.
Visto che la cena ci sarebbe stata la sera dopo, le ho suggerito un polpettone. E mentre le elencavo tutti i pregi - è buono, si può preparare in anticipo, piace a tutti - mi è venuta voglia di prepararlo e mangiarlo, più mangiarlo che prepararlo, ero affamatissima!
La stessa sera, dopo cena, ho rivisto in dvd Le fate ignoranti, un film che amo moltissimo. L'ho visto e rivisto, senza stancarmi mai.
La storia molto ricca, coinvolgente e scorrevole presenta molte sfaccettature. Come in - quasi - tutti i film di Ozpetek, ebbene si, tranne un paio li ho visti tutti, l'amicizia assume un ruolo fondamentale.
L'amicizia che descrive Ozpetek non è quella esclusiva di due amici che vivono nel loro micromondo, convinti di essere sempre nel giusto, supportandosi a vicenda e confortandosi di tutte le "cattiverie" del mondo.
Al contrario, Ozpetek narra un'amicizia corale, tra persone, talvolta diversissime tra di loro, ma legate da affetto, stima, fratellanza, interessi.
Nei suoi film non mancano mai scene di allegre tavolate. Si mangia, si beve, si conversa, si discute, si spettegola, in una parola si vive.
Il cibo, aggrega anche durante la fase della preparazione. Affettare cipolle, grattugiare il parmigiano, condire la pasta, sono scene che si ripetono di frequente nei film di Ozpetek.
Ma il piatto per eccellenza, spesso celebrato in molti film sono le polpette.
Beninteso, pur apprezzando molto le scene di amicizia e convivialità, non è sicuramente la parte "gastronomica" che mi fa amare Ozpetek.
Amo i suoi film per il senso di libertà che si respira. Libertà di essere se stessi. Libertà di fare ciò che rende felici. Libertà di vivere la vita senza crearsi inutili e dannosi vincoli.
Mentre rivedevo il film, e riflettevo su quello che ho scritto è apparsa un personaggio con un magnifico piatto di polpette e ha iniziato a descriverle.
Mmmm, mi è venuta l'acquolina, ma quando tra gli ingredienti è stata citata la scorza d'arancia e il succo di mela, si è scatenato un'irresistibile voglia di polpette e tra una scena e l'altra ha fatto capolino il polpettone della vicina, o meglio il polpettone suggerito.
In quel momento, proprio come la mia vicina, avrei voluto che si materializzasse un piatto di polpette col sugo. :-)
Qualche giorno dopo il film e l'incontro con la vicina, parlando con un conoscente di tè giapponesi si inizia a parlare di letteratura - giapponese - e subito dopo di cucina sempre giapponese, nello specifico di ramen, le zuppe.
Confessando di sapere molto poco della cucina orientale, mi spiega che queste zuppe vengono preparate con tagliatelline e brodo di carne o pesce.
Tagliatelle, brodo e carne? Ma a Napoli a Natale e Pasqua si prepara la minestra con molte verdure, tagliolini all'uovo e polpettine.
Ecco! Ho trovato la mia ricetta, la mia zuppa, le mie polpette e il mio pranzo della domenica.
Anche se...Dunque, comincio con le mie liste. Allora, i tagliolini li ho fatti a mano, lo sapete io sono quella del "tanto che ci vuole" e comunque, fare la pasta mi piace e mi rilassa.
Brodo vegetale. Non volevo un brodo pesante, anzi, qualcosa di fresco. Ora parlare di un brodo fresco sembra quasi un ossimoro, ma per fresco intendo leggero, vegetale, dal profumo di verdure, non grasso.
Pensavo al libro di Anthony Bourdain Il viaggio di un cuoco e il suo racconto di una giornata trascorsa in un mercato di Saigon.
Fra una moltitudine di cibi che descrive, nell'intero libro e nel capitolo dedicato al Vietnam, ne ricordo vividamente alcuni, fra questi i pho, delle zuppe di carne, pesce, verdure.
Speziate e aromatiche, ricche di legumi e di erbe aromatiche quali il coriandolo, il pho ha attirato la mia attenzione fin dalla prima lettura del libro.
Senza scomodare la storia della gastronomia occidentale e orientale, alla fin fine di una minestra sto parlando, quando l'ho preparata avevo ben chiaro cosa volevo. Tagliolini all'uovo, un brodo vegetale leggero e ricco di verdure, le polpette cotte in brodo ma in un'altra pentola in modo che il brodo col quale avrei preparato la zuppa non risultasse troppo grasso.
Tutto qui? No, i tagliolini li volevo tenaci, quindi ho usato una miscela 50 e 50 di farina e semola. Le polpette le volevo molto aromatiche e che si rifacessero alla tradizione napoletana. Quindi nell'impasto uva passa, pinoli e prezzemolo, beh, la tradizione parla anche di aglio ma trattandosi di polpette che dovevano andare in brodo, l'aglio non mi ispirava.
Avrei voluto il coriandolo fresco, ma dopo aver tanto e tanto girato - si e no un paio di posti, ma fa più scena dire che l'ho tanto cercato - non l'ho trovato e ho ripiegato sul prezzemolo.
Lo so, lo so è diversissimo, ma quello avevo.
Troppi studi per una zuppa? Forse si, forse no, ma quando cucino, mi piace costruire un piatto partendo da una tradizione, un'usanza, un paese e poi comporre il tutto seguendo i miei desideri, i miei interessi, le mie passioni.
In questo caso la pasta all'uovo che, pur non facendo parte della tradizione napoletana, mi è sempre piaciuta molto.
Poi il dolce salato, come le polpette, con la farcitura ricca di uva passa e pinoli.
Per arrivare al brodo. Non amo quelli di carne, sapidi, pesanti, mentre mi piacciono vegetali, freschi.
Per finire, volevo un piatto colorato, come lo sono quelli orientali, anche se il mio non ha né la stessa classe e neanche bellezza.
Senza indugi ho abbinato un pregiato tè verde, lo En Shi Yu Lu, un first flush, ovvero un tè proveniente dal raccolto di primavera, era davvero indicato con la mia zuppa.
Cosa ne dite, vi piace?
Per la cronaca, la vicina ha preparato il pollo. :-)
Minestra di tagliolini all'uovo e polpette in brodo
ingredienti per quattro persone:
per i tagliolini:
100 g. di semola di grano duro,
100 g. di farina,
2 uova,
un pizzico di sale,
per il brodo vegetale:
300 g. di patate,
250 g. di sedano,
250 g. di carote,
200 g. di cipolle,
una crosta di parmigiano,
4 pomodori pelati,
un chiodo di garofano,
prezzemolo,
sale,
pepe,
per le polpette:
400 g. di vitellone,
200 g. di pane ammollato,
un uovo,
due cucchiai di parmigiano reggiano grattugiati,
una manciata di uva passa,
una manciata di pinoli,
prezzemolo,
sale,
pepe.
Per prima cosa ho preparato il brodo. Ho lavato e pelato le verdure, ho posto in una casseruola capiente le patate intere, le cipolle tagliate a pezzettoni, le carote e il sedano tagliato a listarelle. Ho unito i pomodori pelati, il chiodo di garofano, qualche foglia di prezzemolo compresi i gambi.
Dopo aver salato e pepato, un unito un paio di litri di acqua, e portato a cottura, avendo cura di far sobbollire il brodo dopo il primo bollore.
A metà cottura ho unito la crosta di parmigiano, dopo averla raschiata.
Intanto ho preparato i tagliolini come riportato qui.
Una volta che l'impasto ha riposato, ho tirato la sfoglia e ricavato i tagliolini.
Ho tritato la carne di vitellone, l'ho posta in una terrina, unito il pane ammollato, l'uovo, il parmigiano, l'uva passa ammollata e asciugata, i pinoli, una manciata di foglie di prezzemolo finemente tritate, il sale, il pepe.
Ho amalgamato il tutto e formato delle polpette piuttosto piccine che ho cotto in 4-5 mestoli del brodo vegetale preparato.
Ho lessato i tagliolini nel brodo, unito a fine cottura qualche foglia di prezzemolo. Ho composto il piatto con i tagliolini, le polpettine e le verdure lessate nel brodo.
Ho abbinato il tè verde cinese En Shi Yu Lu
Alla prossima!
Giovanna
19 assaggi
Cara Gio! La tua ricerca di perfezione e sapore per questo piatto ha davvero creato una bontà immensa! :) Mi è piaciuta tanto la cura che hai avuto nel preparare questa minestra di tagliolini.. la maestria nel curare la realizzazione della pasta a mano.. le tue suggestioni molto piacevoli! Per cui complimenti di vero cuore! :D Un abbraccio!
RispondiEliminaDalle mie parti per le feste si usano le micro polpettine in brodo insieme a dadini di frittata. E' invitantissimo il tuo piatto con quelle polpette aromatiche e i tagliolini. Una minestra stile orientale con i sapori di casa :) Un bacione, buona serata
RispondiEliminaGiovanna mi è piaciuta proprio tanto la ricetta che hai postato e soprattutto la cura che hai messo nel restituire, con una bellissima foto e una bella composizione, il tuo piatto! bravissimaaaaaa!!
RispondiEliminaE' incredibile come a volte tradizioni tanto lontane siano in realtà vicinissime!
RispondiEliminaIl tuo piatto è davvero molto affascinante!
Un bacione Giovanna!
Carissima il tuo modo di "costruire i piatti" mi affascina tantissimo, la cura nei dettagli, l'attenzione alla realizzazione e i ricordi di una tradizione.. questi, tutti, ingredienti speciali che rendono le polpette aromatiche all'uva passa, il brodo "fresco" (anche io lo adoro poco grasso, con quel profumo intenso di verdure)e i tagliolini home made un piatto unico speciale:) complimenti anche per le bellissime foto! complimenti:** ps è tanto che non guardo le fate ignoranti! mi hai dato anche un ottimo spunto per la serata! ti abbraccio giovanna:*
RispondiEliminai tuoi racconti non mi stancano mai!
RispondiEliminaBellissimo post per un bellissimo piatto (come sempre)!!! Bacioni
RispondiEliminaCara Giovanna, i tuoi post sono sempre piacevoli ed interessanti da leggere. Ottima ricetta , molto curata nei minimi particolari! Belle le foto. Un abbraccio
RispondiEliminaun bel percorso per un piatto particolare e presentato in maniera perfetta! un abbraccio
RispondiEliminaciao Reb
Anche se la vicina ha optato per il pollo, parlare di polpette ti ha portata alla realizzazione di questa minestra meravigliosa. Complimenti.
RispondiEliminaQuanta ricerca, cara Giovanna! E che bel piatto ne è venuto alla fine!
RispondiEliminaOzpetek è uno dei miei registi preferiti.. Le Fate ignoranti mi piace, oltre per i soggetti trattati, perchè sono ambientazioni di altri tempi, riprende tanti aspetti degli anni Novanta e dell'omosessualità in quel periodo in cui, secondo me, c'era quasi più tolleranza che ora!
Poi mi piace la sua passione per le tavole imbandite, per i momenti conviviali che sono sempre teatro di fatti importanti nelle sue storie:)
Per oggi ti saluto Gio', grazie di avermi trasportata per un attimo a questi mondi, è un talento che hai, non ci rinunciare;)
piatto unico direi questa minestra...con il freddo di queste giornate ci sta proprio bene
RispondiEliminaLe fate ignoranti è uno dei miei film preferiti! Lo conosco a memoria e non mi stanco mai di rivederlo!
RispondiEliminaLa ricetta è veramente invitante e poi hai fatto delle foto magnifiche!
Un abbraccio
Vi ringrazio tanto! Mi fa piacere che Le fate ignorante è un film che amiamo in tanti.
RispondiEliminaUn bacio
che buoni http://www.oropan.it/fortesitoweb/
RispondiEliminaChe meraviglia mia cara!! E che elegante ed originale mise en place!
RispondiEliminaKiss
cara Giovanna, che bellissimo post hai scritto. Condivido il tuo pensiero su ozpetek, anche a me piace molto il suo stile e ciò che riesce a trasmettere a chi lo sa guardare, perchè credo davvero bisogni saperlo guardare.
RispondiEliminaE il tuo piatto è decisamente la materializzazione del pensiero. Mai fu più azzeccato e corretto! bravissima
Vi ringrazio davvero!
RispondiEliminaBaci
Non ho mai assaggiato una minestra con le polpettine, però le foto sono bellissime ed invitanti, mi sa che prima o poi... provo!!!!
RispondiEliminaLa vicina ha preparato il pollo, mooolto meglio il polpettone!!! :)
Un abbraccio e felice fine settimana!!!!