Da cosa nasce una passione? Credo da tante cose. Da una curiosità innata. Dalla voglia di esplorare nuovi campi. Dai riferimenti culturali. Da quello che ti viene trasmesso durante la tua crescita. Dalla lettura di un libro. Dalla visione di un film. E potrei continuare a lungo.
Per il tè, nel mio caso, sono state un pò tutte queste cose messe insieme. Nel corso della mia vita universitaria, il tè ha rappresentato la bevanda d'elezione. Era quello che bevevo con i colleghi, durante le pause pranzo, veloci e sempre molto concitate. Quel tè, mi concedeva un attimo di pace, e mi ricaricava per i corsi, o le esercitazioni del pomeriggio.
Se non andavo all'Università per seguire corsi e/o per studiare con i colleghi, il tè rappresentava la pausa di metà mattina e del pomeriggio.
E poi la letteratura russa, dove in tutti i libri, il rito del tè, il Samovar in ebollizione, l'usanza della zolletta di zucchero presa prima di bere il tè è quasi sempre descritto.
E la letteratura francese, Proust e Balzac in testa.
E il passaggio dal tè nero a quello verde, dal filtro al tè in foglie, grazie alla bellezza di una teiera che mi era piaciuta, e avevo acquistato. E poi pian piano tutto il resto, fino ad arrivare alle degustazioni, che rappresentano da un lato il piacere di celebrare un rito millenario in compagnia di persone che amano e apprezzano questa bevanda, e dall'altro la possibilità di imparare e apprendere sempre nuove cose.
E dal tè degustato "solo" come bevanda, adesso ho iniziato ad utilizzarlo come ingrediente per la preparazione di cibi sia dolci che salati.
Come il cake di oggi, preparato col tè verde giapponese, il Sencha Tokomushi, e arricchito dalla mandorle tagliate a lamella.
Un cake morbido e fragrante, nel quale il sapore del tè enfatizzava e sottolineava il gusto del cake, senza, però, sovrastarlo.
E le mandorle fornivano una nota di leggerissima croccantezza, accompagnando morbidamente il sapore del Sencha.
Un cake che ho rifatto tanto ci era piaciuto.
Per il tè, nel mio caso, sono state un pò tutte queste cose messe insieme. Nel corso della mia vita universitaria, il tè ha rappresentato la bevanda d'elezione. Era quello che bevevo con i colleghi, durante le pause pranzo, veloci e sempre molto concitate. Quel tè, mi concedeva un attimo di pace, e mi ricaricava per i corsi, o le esercitazioni del pomeriggio.
Se non andavo all'Università per seguire corsi e/o per studiare con i colleghi, il tè rappresentava la pausa di metà mattina e del pomeriggio.
E poi la letteratura russa, dove in tutti i libri, il rito del tè, il Samovar in ebollizione, l'usanza della zolletta di zucchero presa prima di bere il tè è quasi sempre descritto.
E la letteratura francese, Proust e Balzac in testa.
E il passaggio dal tè nero a quello verde, dal filtro al tè in foglie, grazie alla bellezza di una teiera che mi era piaciuta, e avevo acquistato. E poi pian piano tutto il resto, fino ad arrivare alle degustazioni, che rappresentano da un lato il piacere di celebrare un rito millenario in compagnia di persone che amano e apprezzano questa bevanda, e dall'altro la possibilità di imparare e apprendere sempre nuove cose.
E dal tè degustato "solo" come bevanda, adesso ho iniziato ad utilizzarlo come ingrediente per la preparazione di cibi sia dolci che salati.
Come il cake di oggi, preparato col tè verde giapponese, il Sencha Tokomushi, e arricchito dalla mandorle tagliate a lamella.
Un cake morbido e fragrante, nel quale il sapore del tè enfatizzava e sottolineava il gusto del cake, senza, però, sovrastarlo.
E le mandorle fornivano una nota di leggerissima croccantezza, accompagnando morbidamente il sapore del Sencha.
Un cake che ho rifatto tanto ci era piaciuto.
Mi sono divertita a unire la cultura giapponese, con l'utilizzo del tè nel cake, e quella cinese abbinando un tè verde cinese, servito nella gaiwan.
Cake al tè verde giapponese e mandorle
Ingredienti per 6 - 8 persone
150 g. di farina 00,
100 g. di amido di frumento,
150 g. di zucchero,
1 yogurt,
2 uova,
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva, più un pò,
1 bustina di lievito,
40 g. di mandorle tagliate a lamelle,
1 cucchiaio di tè sencha tokumushi,
1 cucchiaio di miele al limone.
Unite la farina con il lievito, l'amido, il tè e setacciate almeno un paio di volte.
Montate le uova con lo zucchero, fino ad ottenere un composto spumoso, aggiungete il composto di farine, lievito e tè, unite lo yogurt, l'olio, il miele; amalgamate tutti gli ingredienti con la frusta.
Aggiungete le mandorle e amalgamatele delicatamente all'impasto con l'aiuto di una leccapentola.
Versate il composto in uno stampo da plum cake, oliato e rivestito di carta forno anch'essa oliata; fate cuocere in forno già a 180° per circa 35 minuti; se la superficie dovesse scurirsi molto coprite il plum cake con carta forno.
Sfornatelo, vale sempre la prova stecchino, fatelo raffreddare, sformatelo e lasciatelo raffeddare su una gratella da pasticciere e poi ponetelo in un vassoio.
Ho abbinato un tè verde cinese il Lu An Gua Pian, mi piaceva il contrasto del sentore di castagno del tè con le mandorle del cake.
15 assaggi
Mia cara Giovanna, complimenti per l'eleganza con cui scrivi e per le emozioni che, con le tue parole, riesci a suscitare! Grazie alla tua grande passione per il tè, crei delle ricette deliziose e originali, come questo profumatissimo e invitante cake! Bravissima e grazie della gradita visita. Un bacio e buonanotte
RispondiEliminaMa è così morbido come sembra?
RispondiEliminaHa l'aria buonissimo e tu sei bravissima!
Un bellissimo post dedicato al tè!
RispondiEliminapassione condivisa anche questa mia cara!
un cake questo poi...da provare!!! :) io di solito uso il matcha ma anche il sencha mi piace!:) bravissima!
buona giornata
terry
http://crumpetsandco.wordpress.com/
Che bello, e chissà che buono...invece io il the lo conosco così poco!
RispondiEliminaDai tuoi post traspare tutto l'amore verso questa deliziosa bevanda...
sei veramente una esperta ,tutte le sfumature di gusti, le varie preparazioni ..... sento di avere un abissale ignoranza della materia, anche se faccio colazione tutte le mattina con il tè verde , ma quello banalissimo e quasi oltraggioso del supermercato! complimenti per le tue passioni e per come ce le fai vivere tramite i tuoi scritti, a proposito , ottimo cake!
RispondiEliminaciao Reby
sono certa che mi piacerebbe, da quando ho "scoperto" il tè come ingrediente nei dolci lo apprezzo ancora di più!
RispondiEliminamolto particolare!
RispondiEliminaLady Boheme, grazie. Sei davvero molto carina e gentile.
RispondiEliminaAlessandra, grazie! Si è veramente molto morbido. Sei molto gentile.
Terry, grazie! Mi sa che noi abbiamo molte passioni in comune. Il matcha è splendido per cucinare.
Simo, grazie! Mi fa piacere che me lo dici, anche perchè amo veramente il tè.
Rebecca, grazie! I tè del supermercato non hanno la bontà di quelli in foglie, ma ce ne sono alcuni di buona qualità.
Sei davvero molto gentile.
Tania, grazie! Ho letto la tua ricetta col tè, ed effettivamente i dolci hanno un aroma particolare, ma molto buono.
Marsettina, grazie!
Baci Giovanna
mmm...davvero goloso e particolare...complimenti è da provare....baci Luciana
RispondiEliminaGrazie tesoro del tuo gentile e gradito commento! Un bacio e buon proseguimento di giornata
RispondiEliminaio di the invece ci capisco proprio poco! Ma questo l'ho già fatto simile e mi è piaciuto tanto!
RispondiEliminanon sono appasionata di tè e non l'ho mai provato nei dolci, mi incuriosisce sempre di più e mi sa che dovrò tentare l'esperiemnto!
RispondiEliminabravissima il tuo cake è molto interessante ;-)
baci cara.
Wow...particolarissimo questo cake....mi piace!!!
RispondiEliminaLuciana, grazie!
RispondiEliminaLady Boheme, grazie!
Iana, grazie! I dolci col tè sono molto particolari.
Betty, grazie! Provalo e vedrai che buono!
Lady Cocca, grazie!
Baci Giovanna
Carissima Giovanna, sono prontissima per una passeggiata nel borgo, gradirei, se è possibile, anche una fettina di cake al tè verde! Un bacio e buon weekend anche a te
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