Il "mio" casatiello, non perchè abbia recentemente acquisito diritti su questa meravigliosa ricetta; e neanche perchè, in un accesso di ingordigia mista all'egoismo, abbia deciso di mangiarlo da sola, senza condividerlo.
Il "mio" è riferito essenzialmente al significato che questa ricetta, umile, antica, fatta di ingredienti semplici assume per me.
Se per il Natale, come ho più volte scritto, non ho un cibo particolare di riferimento, il casatiello, invece, per me simboleggia la Pasqua e la primavera.
Non è il cibo del ricordo, ma è il cibo della tradizione.
Una tradizione che anno dopo anno si rinnova.
Da bambina mi piaceva vedere mia nonna prepararlo, mentre mi raccontava i riti legati alle sue festività pasquali.
Riti che , pur non appartenendomi, attualmente, mi emozionano, pensando a quanto abbiano rappresentato per le generazioni passate.
Ogni volta che preparo il casatiello, mentre impasto, affetto gli ingredienti, aspetto che la pasta lieviti, immagino mia nonna nella sua cucina che con calma e concentrazione preparava il pranzo pasquale, casatiello e pastiere comprese, e raccontava a noi nipoti le sue storie.
Ecco cosa significa il casatiello, un rito che si rinnova.
Rielaborato, alleggerito, rivisitato, ma pur sempre uno dei cibi più importanti della Pasqua a Napoli.
Per la farcia utilizzo da sempre gli stessi ingredienti, salame, prosciutto cotto, provolone piccante, pecorino romano, un po' di parmigiano e tanto pepe.
Ovviamente questa è la mia versione, come per tutte le ricette regionali, ci sono infinite varianti.
Una di queste riguarda l'utilizzo dei ciccioli, per me troppo pesanti.
Un'altra è la modalità di preparazione. C'è chi impasta tutto insieme direttamente, chi, invece, prepara prima l'impasto e poi lo farcisce, aspettando che lieviti di nuovo.
A me piace molto questa versione, proprio per la doppia lievitazione.
L'impasto, oltre che con lo strutto, andrebbe preparato col lievito madre, a Napoli chiamato "criscito"
Io non ho proprio il tempo di preparare il lievito madre, organizzarmi per i "rinfreschi" e quindi utilizzo, come per tutti i lievitati il lievito di birra.
Quest'anno l'ho preparato in vacanza, quindi, pur rispettando i tempi di lievitazione, volevo una farina forte che consentisse una lievitazione più veloce, così ho usato la meravigliosa manitoba.
Comunque, ho preparato il lievitino, consentendo, in tal modo, al lievito di attivarsi e rendere meglio durante la fase di lievitazione.
Le uova, quasi una corona, invece si mettono sempre, in qualunque versione. Rassodate al forno sono buonissime.
Il casatiello, pur senza strutto, senza il lievito madre, e senza il salame napoletano, una delle poche cose che qui non riesco proprio a trovare, è venuto benissimo.
Ben lievitato, gustosissimo, sapido al punto giusto e con una grande armonia fra gli ingredienti.
Anche se andrebbe consumato il giorno di Pasqua e il giorno dopo, alla gita di pasquetta, io l'ho preparato con largo anticipo, allientando qualche gita pre pasquale.
In ogni caso, è sempre bene prepararlo con un giorno di anticipo.
In tal modo, tutti i sapori si amalgamano bene, ed essendo la preparazione piuttosto grassa, specialmente se preparata con lo strutto, il riposo tende ad asciugarla e a renderlo molto più buono.
Il Morellino di Scansano ha egregiamente accompagnato il casatiello.
Però, volevo anche provare l'abbinamento col tè. Vedere come un cibo così caratteristico di un territorio, una tradizione, una festività, reggesse al confronto con una bevanda così lontana da tutto quanto detto.
Il Grand Keemun, con le sue note affumicate, legnose, ha retto bene alla gamma dei sapori e alla sapidità del piatto.
Casatiello
per l'impasto:
600 g. di farina Manitoba Molino Chiavazza,
25 g. di lievito di birra,
12 g. di zucchero semolato,
100 g. di olio extravergine di oliva più un pò,
10 g. di sale,
per la farcitura:
220 g. di salame felino un pezzo unico,
100 g. di prosciutto cotto in un'unica fetta,
200 g. di provolone piccante,
110 g. di pecorino romano,
50 g. di parmigiano,
4 uova,
pepe nero.
Per la preparazione dell'impasto cliccate qui. Ponetelo in un contenitore unto a lievitare, copritelo con un canovaccio umido e mettetelo in un luogo privo di correnti d'aria a lievitare.
Intanto tagliate il prosciutto cotto a dadini. Affettate il salame a fette spesse e tagliatele a dadini. Riducete a dadini anche i tre formaggi.
Dopo circa un'ora e trenta l'impasto sarà pronto, lavoratelo brevemente per sgonfiarlo, poi, con le mani unte stendetelo sulla spianatoia, fino ad ottenere un rettangolo. Tenete da parte un po' di pasta.
Cospargetelo con abbondante pepe nero macinato al momento, farcitelo con i salumi e i formaggi e avvolgetelo su se stesso per il lato lungo.
Ungete molto bene uno stampo da ciambella, ponete l'impasto nella teglia, poggiate le uova lavate e asciugate sul ciambellone e con la pasta tenuta da parte, preparate delle striscioline da poggiare sulle uova.
Ricopritelo col canovaccio e fate lievitare per un'altra ora. O fino a quando la preparazione risulterà raddoppiata.
Cuocete in forno preriscaldato a 200° per circa 40 minuti, o fino a quando risulterà dorato in superficie.
Se dovesse colorare troppo, dopo circa 20 minuti di cottura, copritelo con la carta di alluminio.
Sfornatelo, fatelo raffreddare e sformatelo.
E' preferibile mangiarlo freddo.
Ho abbinato il vino rosso Morellino di Scansano e il tè nero cinese Grand Keemun.
31 assaggi
lo sai che io non l ho mai fatto... ci ha sempre pensato mia mamma a farlo ma voglio provarlo anche io il tuo e molto bello e stra buonissimo..
RispondiEliminabaci da lia
Che dire... deve essere strabuonissimissimo!
RispondiEliminaChe meraviglia le ricete della tradizione. provo ad immaginare la tua nonnina che impasta, che bello!
RispondiEliminaE chissà quanto è buono!!
Beh tesoro, è davvero bello e ricchissimo. E fai benissimo a mantenere vive le ricette della tradizione anno dopo anno. Sarebbe un vero peccato se andassero perdute simili bontà. Un abbraccio, buon fine settimana
RispondiEliminaEd io il tuo casatiello me lo salvo!!!!! mi piace molto.. ma la ricetta con lo strutto non mi andava di prepararla...ed ora la tua!!!Il prox anno spero di farlo anche io.. Il tuo è bellissimo... smackkk buon w.e.
RispondiEliminaHo avuto diverse volte l'occasione di gustarlo è una preparazione che non ha eguali...il tuo dev'essere sglupposo al massimo, buon we, ciao.
RispondiEliminaChe meraviglia!
RispondiEliminaMi è piace molto il tuo post, ciò che rappresenta per te il casatiello. Buon fine settimana. :)
Non ho mai avuto l'occasione di assaggiarlo! Devo colmare questa lacuna e prepararlo con la tua gustosissima ricetta!!! Grazie cara, un bacio e buon fine settimana
RispondiEliminaio uso rigorosamente la sugna, lo so è più grassa... ecco perché sono a dieta :D
RispondiEliminacmq ti è venuto benissimo!
buon we!
mm lo assaggerei volentieri. Mi piace un sacco ma non l'ho mai preparato.. l'anno prossimo per pasqua mi cimento!
RispondiEliminaChe lavoro!!!!Ma il risultato è stato ottimo e sono certa ne sia valsa la pena.....un abbraccio stefy
RispondiEliminaLo conosciamo bene, lo abbiamo fatto anche noi per Pasqua, ma la tua versione ci piace molto, perchè è più leggero, ma sicuramente buonissimo.Brava come sempre!
RispondiEliminaUn abbraccio affettuoso!
Sai da quanto tempo mi dico che devo provare a farlo?
RispondiEliminaE da buona pigrona non lo faccio mai...è vero anche che, essendo una bomba calorica e dovendo stare a dieta...beh, ci siamo capite...
Vorrà dire che arriverò da te con un bel vinello bianco, ma anche rosso...che ne dici?
baci e buon fine settimana
Sai che ti dico? Io TUO casatiello è proprio fantastico! Io il casatiello lo assaggiai molti anni fa a casa di un'amica napoletana e mi conquistò subito per la robustezza del sapore e la simpatia con cui si presenta, ma non ho mai provato a farlo... Ti confesso che ora, a vedere questo, la voglia mi è venuta! :-)
RispondiEliminabeh....non so il casatiello degli altri....ma il tuo ha un aspetto davvero invitante...quindi mi scrivo la ricetta...ciao katia
RispondiEliminaDavvero buono, io non l'ho mai faatto pur essendo campana.
RispondiEliminaBuona domenica.
Ciao Giovanna, mi hai fatto venire l'acquolina in bocca mentre leggevo.
RispondiEliminaBuona domenica.
Lia, grazie! Provalo, vedrai che bel risultato.
RispondiEliminaFrancesca, grazie!
Zia Elle, grazie! Le tradizioni gastronomiche sono un patrimonio da difendere.
Federica, grazie! Si, vanno conservate e tutelate.
Claudia, grazie! Credimi, non c'è molta differenza tra lo strutto e l'olio extravergine, ee è più leggero.
Max, grazie! Anche a me piace proprio tanto!
Fra, grazie! Sei molto gentile!
Lady, grazie! Provalo, è davvero buono!
Federica, grazie!
Gio, grazie! Con la sugna lo mangiavo da ragazza. Era buono, ma con l'olio extravergine lo è altrettanto.
Passiflora, benvenuta e grazie!
Stefy, grazie!!!
Alda e Mariella, grazie! Con l'olio extravergine è sicuramente più leggero.
Simo, grazie! Vieni, vieni, ho già preparato tutto!
Lucia, benvenuta e grazie! Mi fa piacere che ti piaccia la mia versione leggera.
Katia, grazie!!!! Sei sempre carina!
Natalia, grazie! Nooo, da campana lo devi fare almeno una volta!!!
Stefano, grazie davvero!
Baci e buona domenica
Giovanna
ma che meraviglia di casatiello e che lievitazione perfetta! bravissima, come sempre...
RispondiEliminaNOn l'ho mai fatto, e il tuo è molto invitante e gustosissimo, grazie Giovanna della splendida ricetta!!!!
RispondiEliminaChe meraviglia, ti è venuto molto bene!bello alto!io ho provato la versione tortano e ora non mi resta che provare il casatiello!
RispondiEliminaottimo il tuo casatiello!!
RispondiEliminaciaooo
Favoloso il tuo casatiello, complimenti. Ciao Daniela.
RispondiEliminaciao Giovanna, ho dato un'occhiata al tuo blog e devo dire che per essere eclettica, lo sei veramente! Passi dal salato al dolce (con la tua preferenza per il salato, al contrario di me) e da ricette della tradizione ad altre più innovative...
RispondiEliminaUn bel blog!
Grazie per esserti iscritta, mMi iscrivo anch'io così ti seguo meglio
Un bacione ed una buona giornata
Ciao giovanna, piacere di conoscerti, complimentoni per il tuo blog, ci sono ricette bellissime, il casatiello poi lo proverò al più presto usando il mio Arcibaldo, ovvero il mio adorato lievito madre.A presto.
RispondiEliminaCarissima, il tuo casatiello è davvero spettacolare!!!fa davvero venire voglia di copiaterlo!!!non l'ho mai fatto, ma chissà che bontà!!!ti volevo chiedere non c'è il modo di farlo con le uova senza guscio?mgari facendo un buco nell'impasto dove mettere l'uovo dopo averlo aperto, adagiato su un piatto, facendo attenzione a non rompere il tuorlo?
RispondiEliminama sai che non l'ho mai assagiato?
RispondiEliminami sono persa parecchio! il tuo post pieno di ricordi e di leccornie mi è piaciuto molto, brava mantieni le tradizioni è importante , anche se "allegerite" vanno portate avanti, un abbraccio
ciao Reby
ciao Giovannina!
RispondiEliminaFinalmente riesco a passare, mi sembra passato un secolo da quando ci siamo sentite l'ultima volta, ma sono stata veramente impegnatissima. I prossimi giorni si torna alla normalità (almeno spero)e magari riesco anche a scriverti con un pò di calma.
Che meraviglia il tuo casatiello! Sai che non l'ho mai mangiato? Devo proprio venire a trovarti ;)
Un bacione cara Giovanna e a presto
Smack
uaooooo!!!
RispondiEliminaCris
www.ilcucinotto.it
Ahaha anche tu ti sei data al casatiello :))) che buonooooo
RispondiEliminaGiovanna, grazie!!!
RispondiEliminaSpeedy, grazie! Credimi è un tripudio di sapori!
Francy, grazie! Provalo, vedrai che buono!
Enza, benvenuta e grazie!
Daniela, benvenuta e grazie!
Fausta, benvenuta e grazie! Sei molto gentile. Magari ci completiamo, io leggerò con grande attenzione tutte le tue proposte dolci....
Riccioli di cioccolato, benvenuta e grazie! Mi piace il nome che hai dato al lievito madre, carina anche l'idea di dargli un nome!
Sere, benvenuta e grazie! Sei davvero gentile. Per le uova, non so dirti, sinceramente non l'ho mai fatto, ma visto che deve lievitare ancora dopo aver inserito le uova, non vorrei che in questa fase scivolassero fuori. Tieni presente, comunque, che le uova vanno lavate e poi in forno. Poi, la pasta a contatto con l'uovo, io la scarto...
Rebecca, grazie! Il casatiello lo preparo quasi sempre a Pasqua perchè mi piace. Ma allo stesso tempo, c'è anche la volontà di non lasciare che le nostre tradizioni vengano dimenticate.
Violetta, grazie! Mi farebbe piacere se venissi.
Cristiano, benvenuta e grazie!
Diner, grazie!!!
Baci Giovanna