Pan Brioche
Sarà che ho poco tempo, sarà che mi districo tra cento cose facendo degli slalom che neanche il più grande sciatore...e non so sciare! :-)
Insomma, sarà la cronica e comune a molti di noi, mancanza di tempo, fatto sta che ultimamente non riesco a leggere bene le riviste di cucina.
Non che ne acquisti tante, a parte La Cucina Italiana alla quale sono abbonata da anni, compro, anzi compravo, visto che il numero di dicembre è stato l'ultimo, La Cucina del Corriere.
Dunque, se mooolto tempo fa riuscivo a leggerle con calma, compilare una lista, sempre disattesa, delle ricette che volevo realizzare, negli ultimi tempi do un'occhiata veloce, seguita da un'altrettanto veloce scorsa, poi presa da altro mi dimentico e la sera prediligo la lettura dei libri.
Però, il numero di dicembre de La Cucina Italiana l'avevo aspettato con "ansia", la foto di copertina calda e luminosa mi faceva pensare ad una rivista allegra, festosa, natalizia.
Non appena l'ho ricevuta l'ho subito sfogliata, già in ascensore ho iniziato a tirarla fuori dal cellophan...
Una volta letta le mie aspettative non sono state deluse, anzi! Magnifico! Il numero di dicembre era magnifico. Ricette strepitose, foto suggestive, rubriche intriganti, guidate dal fil rouge del Natale.
Ciò nonostante, al momento, ho realizzato una sola ricetta, il pan brioche.
Ma lo sapete adoro i lievitati. Mi piacciono tutte le fasi, dal mettere le mani in pasta e da una serie di ingredienti ottenere l'impasto, fino al momento di porre lo stampo nel forno e vedere piano piano l'impasto lievitare, cucinare, dorare.
Mi piace il profumo che prima lentamente, poi con forza si sprigiona dal forno. Un profumo antico, buono, confortante, casalingo, familiare.
Ma la fase che mi piace di più è proprio la lievitazione. Adoro di tanto in tanto, ponendo molta attenzione e cautela, alzare un lembo del canovaccio nel quale è avvolto il recipiente con l'impasto e vedere a che punto è la lievitazione.
Mi piace anche il profumo di lievito e farina che si sprigiona dall'impasto.
Se mi sono lasciata guidare dal buon senso e non dal mio solito: "tanto che ci vuole" e il lievitato è l'unica cosa da preparare, se ho tempo, preparo il tè, prendo il libro che sto leggendo, il taccuino e tra un capitolo e l'altro, magari ispirata da una situazione appena letta, dalla descrizione di un paesaggio o semplicemente dai miei desideri, inizio a scrivere.
Quando ho letto Un incantevole aprile di E. Von Armin, anche se a Milano faceva freddissimo, la descrizione di un castello, nel quale quattro donne inglesi, trascorrono l'intero mese di aprile, appunto un incantevole aprile, mi ha fatto sognare.
Il mese era incantevole per il clima, il mare, la bellezza del paesaggio, il giardino curatissimo e ricco di fiori bellissimi, coloratissimi e profumatissimi.
Ecco, nonostante l'amore per la stagione invernale, il piacere di vedere la città innevata, si lo so, finita la poesia della nevicata restano i disagi, avrei voluto essere già in primavera, al mare, in un giardino fiorito.
Dunque, l'impasto lievita e lievitano anche i miei sogni, o semplicemente e molto più realisticamente le cose che voglio fare.
Dall'acquisto di fiori per colorare la casa, cosa che poi non faccio, ad una passeggiata al parco, oh si, al parco ci vado eccome. In qualunque stagione.
Poi arriva il turno delle mostre che voglio visitare, dei luoghi che voglio rivedere o vedere, delle città dove trascorrere almeno un fine settimana, dall'angolino che voglio fotografare.
E mentre la mia mente vaga l'impasto cresce cresce ed io preparo un altro tè!
Tornando velocemente alla realtà, lasciando l'incantevole castello sul mare, vi parlo del pan brioche.
L'ho preparato per il cenone del 31 e il pranzo del primo gennaio.
Considerato che ci sono tre fasi di lievitazione l'ho preparato domenica. Lunedì era fragrante e freschissimo.
La ricetta l'ho seguita paro paro. Di mio c'è solo la miscela di farina. Mi spiego. Negli ingredienti della ricetta de La Cucina era riportato farina speciale per pizza croccante, invece di acquistarla, ho pensato di fare un mix seguendo il glossario riportato su La Cucina, secondo il quale la farina speciale per pizza croccante varia da produttore a produttore, aggiungendo che quella utilizzata per il pan brioche era stata realizzata con un mix di 00 e semola rimacinata di grano duro che essendo ricco di glutine dà forza all'impasto, l'amido di frumento che conferisce friabilità e farina di frumento maltata che favorisce la lievitazione e rende la crosta del pane colorata e croccante.
Dunque la farina di frumento maltata non l'ho trovata, e il mix l'ho fatto con i primi tre ingredienti, secondo queste dosi: primo impasto: 100 g. di farina 00, 60 g. di semola rimacinata di grano duro, 40 g. di amido di frumento.
Secondo impasto: 180 g. di farina 00, 100 g. di semola rimacinata di grano duro, 20 g. di amido di frumento. Per il resto ho seguito le istruzioni - a parte le dimensioni del mio stampo leggermente inferiori a quello della rivista - e il pan brioche è lievitato benissimo ed è venuto molto buono, fragrante, morbido, saporito.
Ultima variazione: non l'ho spennellato col tuorlo stemperato con un goccio d'acqua, ma con burro morbido.
Ovviamente ho abbinato il tè, ma l'abbinamento è stato fatto con le tartine che poi vi posterò.
Pan brioche
ingredienti
primo impasto:
200 g. di farina, il mix del primo impasto ben setacciato,
15 g. di lievito di birra fresco,
120 g. di acqua,
secondo impasto:
300 g. di farina, il mix del secondo impasto ben setacciato,
50 g. di latte,
3 tuorli,
60 g. di burro morbido, più un po',
40 g. di acqua,
8 g. di sale.
Ho impastato 200 g. di farina con 15 g. di lievito di birra sbriciolato e 120 g. di acqua.
Ho lavorato prima in una ciotola, poi su un piano, stendendo e raccogliendo ripetutamente questo preimpasto.
L'ho lasciato lievitare coperto, finché non è raddoppiato di volume.
L'ho quindi unito ad altri 300 g. di farina, amalgamato 50 g. di latte e 3 tuorli, quindi 60 g. di burro morbido ed infine 8 g. di sale; ho impastato con altri 40 g. di acqua e lavorato a lungo sempre tirando e raccogliendo l'impasto fino a quando non è diventato liscio.
Ho formate una palla, incisa a croce e posta a lievitare per 30 - 40 minuti in una ciotola coperta fino a quando è raddoppiata di volume. Poi, l'ho divisa in tre parti e modellata in filoncini.
Ho schiacciato ogni filoncino ottenendo delle lingue di pasta. Le ho arrotolate in diagonale facendole rotolare sul piano.
Ho intrecciate i filoncini partendo da metà lunghezza.
Quindi, ho accomodate la treccia in uno stampo da cake (30x11cm, h. 8 cm) imburrato.
L'ho spennellata con burro molto morbido e, senza coprire, l'ho lasciata lievitare finché non è triplicata di volume: ci vorranno circa 1 ora e 40 minuti.
Una volta lievitata l'ho spennellata con burro morbido, quindi l'ho infornata in forno preriscaldato a 180° per circa 30 minuti.
Dopo sfornata ho coricato lo stampo su un fianco, ho staccato la treccia e l'ho fatta raffreddare su una gratella.
Alla prossima!
Buon fine settimana!
Giovanna
35 assaggi
una forma praticamente perfetta.
RispondiEliminaAnche a me piace molto il pan brioche e pur avendo seguito una ricetta più semplice della tua, devo dire che prepararlo in casa è una bella soddisfazione; il tuo poi ha veramente un aspetto molto scenografico.
RispondiEliminaIl romanzo "Uun icantevole aprile" piace molto anche a me, così come il film: del ersto come resistere all'idea di una grande villa con parco affacciato sul mare, avvolta dal profumo della primavera?
Claudette
E' semplicemnte splendido :) Una nuvola soffice che dà l'impressione di perdersi quasi sotto i denti.
RispondiEliminaCon i lievitati solletichi il mio punto deobole. Hai descritto alla perfezioni le emozioni che accompagnano anche me quando metto le mani in pasta. E non c'è soddisfazione più grande dello sfornare il pane. Un bacione, buon fine settimana
mi hai fatto venire una fameeee!!! è semplicemente buono, lo sento!! buon weekend, a presto
RispondiEliminaGiovanna quanto mi ci ritrovo nel tuo piacere di sfornar lievitati... E sentirne il profumo e vederlo crescere pain piano!!
RispondiEliminaCome nel voler fare mille cose e a volte farne nemmeno la metà.. E sognare leggendo, voler sempre viaggiare, vedere mostre e, insomma troppe cose uguali a te :P!
Fortuna che di té io non ci capisca un h almeno puoi insegnarmi qualcosa quando ci incontreremo!!
In compenso sono una folle bevitrice di infusi e tisane che non mi faccio mai mancare, anzi, vado sempre a caccia di una nuova!!
Questo pan brioches ti é venuto incantevole, nell'aspetto e immagino anche nel gusto!! Bravissima come sempre!!
Un abbraccio gigante e non lavorare troppo all'Epifania ;)
Baci Any
Che meraviglia!
RispondiEliminaAnch'io amo il momento della lievitazione, è sempre una magia di profumi e forme.
Un abbraccio
alice
E' semplicemente stupendo: forma, colore dorato, estrema sofficità...me ne mandi un po' per la colazione di domani mattina? :)
RispondiEliminaBuonanotte cara Giovanna!
Come non può venire subito voglia di farlo vedendo la tua foto e leggendo ciò che scrivi? :-)
RispondiEliminaMi hai portato con te in quel giardino profumato,mancano solo altre due fanciulle ....al riguardo,non avrei dubbi su chi portare!Sicuramente due anime belle,come lo e' la tua,per poter assaporare i sogni,la magia e l'allegria del luogo!E comodamente seduta su una panchina di quel giardino gusto il tuo pan brioche,accompagnato naturalmente da un the' scelto da te.
RispondiEliminaE' una magia il tuo lievitato,come al solito lo ammiro,lasciandomi trasportare dalle tue introduzioni.
Un abbraccio tesoro,sei una coccola...ti stimo tanto!
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RispondiEliminaa giudicare dalle foto ti è venuto strepitoso...prenderò nota dei mix che hai usato, io solitamente uso una ricetta delle sorelle Simili ma voglio provare anche questa tua!
RispondiEliminaUn abbraccio e buona giornata amica mia
e' una meraviglia ,sei bravissima come sempre !!!!!!
RispondiEliminamamma mia è stupendo!! lo segno, mi piace!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaChe pan brioches spettacolare...proposito per l'anno nuovo: provare a rifarlo!!!!
RispondiEliminaFare il pane a capodanno mi han detto che porta bene:)
RispondiEliminaComunque ci vuole tanta pazienza e un carattere veramente zen! Oppure un buon libro come fai tu:)
A presto!
Adoro il pan brioche, il tuo è favoloso, morbido e profumato!
RispondiEliminaUn abbraccio e buona befana!
La Cucina Italiana di dicembre è spettacolare, proprio adesso è aperto a pagina 140, tutto pronto per domani mattina!!! :)
RispondiEliminaSei stata bravissima, il tuo Pan Brioche è magnifico, che soddisfazione!!
Felice serata!!!!!
Vi ringrazio tutte, davvero!
RispondiEliminaUn bacio
La forma è perfetta!
RispondiEliminaAnche a me piace la magia delle panificazione, anche se non sono esperta.
Anche io spesso mi trovo a sfogliare più che a leggere. Il tuo pane è venuto una meraviglia!!! Caspita, hai avuto una mano d'oro per renderlo così bello, bravissima :-) Bacioni!!
RispondiEliminaQuesta è la prima ricetta di pan brioche che prevede semola che trovo in giro. Devo assolutamente provare a farne una versione con pasta madre,
RispondiEliminaCiao
Spery
Molto bello il tuo blog. Si vede che è curato e pieno d'amore. Mi unisco subito ai tuoi lettori ;o)
RispondiEliminaCara, la descrizione dell'attesa durante la fase di lievitazione avrei potuto scriverla io!! anch'io durante le festività natalizie preparo sempre il pan brioche ed è un antipasto che mette allegria e fa subito festa! davvero bello il tuo intrecciato! Un abbraccio e buon inizio di settimana! :)
RispondiEliminaElisa
è bellissimo!!!!
RispondiEliminaInsieme a poche altre amiche blogger, sei fra quelle che mi fa salire la voglia di cimentarmi con i lievitati. Sarà per come lo racconti, sarà per come lo presenti ... non lo so, ma è così!
RispondiEliminaComplimenti Giovanna, sei una maestra.
Questo pane è una nuvoletta soffice e mi garbano assai quegli intrecci!
RispondiEliminaMeraviglioso!!!
RispondiEliminaE leggendo il tuo bel post ho sognato anch'io :)
Baci
quella trecciona è deliziosa, per me che amo i salati, sogno un "imbottitura" di salame ! Un abbraccio
RispondiEliminaBellissimo piace molto il colore dorato e uniforme del tuo pan brioche!!!!!Anch'io purtroppo ultimamente non riesco più a leggere le mie riviste di cucina, le compro, le sfoglio e basta, non riesco a fare altro!!!!
RispondiEliminaMi hai fatto sognare ad occhi aperti, un post favoloso e un pan brioche in cui affonderei i denti, è presto deciso che lo proverò domani
RispondiEliminaProvo anch'io
RispondiEliminaBeautiful! I love brioches !
RispondiEliminaCondivido in pieno il tuo pensiero e la tua passione per i lievitati. Un amore che ripaga in pieno.
RispondiEliminaIl tuo pan brioche fa venire voglia di farlo, ha un aspetto veramente convincente. Complimenti.
che spettacolo il tuo pan brioche!! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminail pan brioche ha sempre successo quando si prepara!
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