Scosto la tendina dalla finestra e il paesaggio è tutto imbiancato. Fiocchi di neve, sempre più fitti, danzano prima vorticosamente, poi rallentano per poi posarsi e imbiancare tutto il paesaggio.
Gli alberi sono tutti bianchi, ogni tanto della neve cade da un ramo scuotendolo.
I rumori sono attutiti dalla neve. Io osservo, osservo e penso al Natale, osservo e mi sento triste.
Non che in città ci sia grande fermento per le festività imminenti, anzi.
Pian piano i ricordi iniziano ad affluire. La strada dell'Università. L'esame fatto il 23 dicembre, ancora poche ore e con i miei colleghi avrei festeggiato il Natale nell'aula di sismologia...
E poi l'albero che preparavo l'otto dicembre, la felicità di quando collegavo le luci all'interruttore e...magia! l'albero scintillava.
Pignola come sempre spostavo una pallina per farla risaltare meglio, cambiavo di posto ad un pupazzetto di legno, illuminavo maggiormente un angioletto.
In cucina c'era grande fermento. Piano piano la credenza si riempiva di tutti gli ingredienti necessari per i dolci.
La farina di mandorle, il "pisto" un blend di spezie - cannella, chiodi di garofano, anice stellato - indispensabile per i roccocò i dolci tipici napoletani natalizi.
E poi le mandorle, la giardiniera di verdure, il cavolfiore, il baccalà, i vari torroni, le olive - verdi e nere - farine di tutti i tipi, cioccolato, ingredienti indispensabili per l'insalata di rinforzo, il baccalà all'insalata, l'insalata russa, i vari dolci.
Ormai i ricordi sono come un fiume in piena, inarrestabili mi riportano alle tombolate con gli amici, alle passeggiate in centro, uno sguardo alle vetrine in cerca di qualcosa di particolare da regalare alle persone care.
E poi e poi e poi, basta! Voglio interrompere questo flusso, e decido di mettere le mani in pasta.
Impastare, decidere gli ingredienti con i quali arricchire il mio pane, pesarli, tritarli è un sollievo.
In un lampo l'impasto è pronto e adesso inizia un'altra magia, la lievitazione.
Di tanto in tanto sollevo con delicatezza i canovacci che coprono la ciotola per controllare la lievitazione e per appagare la mia curiosità.
Amo vedere l'impasto crescere, amo sentire il profumo che si sprigiona in cottura, amo quando taglio la prima fetta, valuto la fragranza, percepisco il profumo, la divido e la offro a mio marito.
Dividere il pane mi piace tanto, il forte simbolismo della condivisione del cibo mi affascina.
Il pane preparato l'ho farcito con fontina, parmigiano reggiano e formaggio latteria, inoltre ho utilizzato del miele di castagno che non solo ha agito da catalizzatore della lievitazione, ma ha anche dato al pane un gusto deciso e molto particolare.
Il pane l'ho abbinato ad un vassoio di salumi, confetture, mieli e frutta secca. Era davvero delizioso.
Ho anche pensato di rifarlo per Natale, però in formato panini mignon per arricchire il cestino del pane.
La preparazione del pane ha interrotto il flusso di pensieri e ricordi e mi ha innescato una miriade di idee su altre ricette.
Qualcuna l'ho già fatta, altre sono in lista e nel frattempo sorseggiando un tè caldo, guardo i fiocchi di neve volteggiare e penso che la neve è proprio magica.
Indubbiamente poco pratica per muoversi in città, sicuramente fonte di mille disagi, ma tanto tanto affascinante.
Per questo pane ho usato una farina forte, macinata a pietra.
Come tè ho abbinato il Grand Lapsang Souchong, un nero cinese che con le sue note affumicati ha retto bene sia il sapore deciso del pane con formaggi e miele, sia dei salumi che ho accompagnato al pane.
Pane a cassetta con formaggi e miele di castagno
ingredienti:
500 g. di farina,
60 g. di formaggio latteria,
40 g. di fontina,
25 g. di parmigiano reggiano,
12,5 g. di lievito di birra,
un cucchiaio di miele di castagno,
2 cucchiai di olio extravergine di oliva,
8 g. di sale.
Ho tagliato a dadini i formaggi, grattugiato il parmigiano, quindi in una bastardella ho setacciato la farina, aggiunto tutti gli ingredienti compresi i formaggi e aggiungendo mano a mano acqua leggermente tiepida ho impastato fino ad ottenere un impasto omogeneo ed elastico, ho formato un panetto, l'ho posto nella bastardella, ho unto la superficie, coperto con uno strofinaccio umido e lasciato lievitare per un paio d'ore o fino a quando l'impasto è raddoppiato.
Quindi l'ho lavorato velocemente e l'ho posto nello stampo, precedentemente foderato di carta forno e spennellato di olio extravergine, gli ho dato una forma di filoncino l'ho spennellato con olio extravergine, coperto con un canovaccio umido e lasciato lievitare fino a quando l'ho stampo era quasi tutto ricoperto.
Quindi l'ho posto in forno preriscaldato a 200° per circa 45 minuti.
Una volta cotto l'ho sfornato, sformato, posto su una gratella a raffreddare.
Ho abbinato il tè nero cinese Grand Lapsang Souchong
Alla prossima!
Buon fine settimana!
Giovanna
22 assaggi
Che meraviglia questo pane, non c'è niente di meglio che impastare per distogliere la mente dai pensieri magari un po' malinconici e proiettarsi sul futuro.
RispondiEliminami piace tantissimo questo pane..e le foto che hai fatto sono davvero aregola d'arte per far gola..ah......come lo assaggerei volentieri!!
RispondiEliminaNevica anche a Torino, paesaggio imbiancato, rumori attutiti, la prima neve incanta sempre!!
RispondiEliminaCarissima, hai preparato un pane meraviglioso, miele di castagno e formaggio... che bontà!!!
Quasi quasi, arrivo per cena!!!!
Ti auguro un sereno fine settimana!!!
Non ho mai amato molto la neve.
RispondiEliminaQuesto pane è delizioso. Immagino il profumo. Buon fine settimana.
Mi piace tantissimo il pane in cassetta e apprezzo molto gli abbinamenti che dai con i tè, essendo io una bevitrice poco esperta
RispondiEliminama che ama il buon tè.
Un saluto
Susy
vien voglia di passare da te per fare uno spuntino...che bella foto, quel pane è meraviglioso!
RispondiEliminaUn abbraccio e buon fine settimana...innevato!
Mi hai proprio fatto venire voglia di provarlo, l'aspetto è super!!
RispondiEliminaottima ricetta..mi piace molto!!a presto ^^
RispondiEliminaVi ringrazio tutti!
RispondiEliminaUn bacio
Che bello seguirti sulla scia dei ricordi immaginando fuori il paessaggio tutto imbiancato :) Forse però la mia reazione sarebbe stata diversa se avessi trovato qui la neve stamattina. La amo sì ma da lontano!!!
RispondiEliminaQuesto pane profuma così tanto di casa e di cose buone. L'atmosfera che lo circonda scalda il cuore. Vengo a farti compagnia per uno spuntino serale e due chiacchiere? Un abbraccio, buon we
un pane meraviglioso...
RispondiEliminaOgni volta che sento la parola rococò impazzisco...credo di essere l'unica persona che non è mai riuscita ad addentarne uno!
RispondiEliminaDa una vita vorrei andare a Napoli per Natale, au contraire a Natale ovviamente io lavoro sempre, pure a Capodanno, così niente da fare, niente viaggio, niente rococò..... mai, capisci quanto mi scoccia sta faccenda?!!
A parte questo il tuo pane è splendido, approvo in pieno la scelta del miele di castagno che nella mia dispensa proprio non manca, la mia ex suocera, seppur ex, ancora mi rifornisce!!!:)))
Un abbraccio
Fabiana
Che meraviglia questo pane , sei bravissima con quelle fette di prosciutto!!
RispondiEliminaBuon Natale carissima Felice 2013!!
Un abbraccio Anna
I ricordi, anche quando sono molto belli, portano sempre un po' di malinconia!...e io sono una che indugia fin troppo nei ricordi!!!
RispondiEliminaTi invidio la neve :)...e soprattutto questo buon pane! ;)
Un bacione tesoro e complimenti per i tuoi sempre piacevolissimi post!
Ma è bellissimo!!!!!! mi piace con formaggio e quel miele dal gusto forte e deciso! Si sposa bene questo pane con i salumi!!!! Baci e buon w.e. .-)
RispondiEliminaCara Gio', che flusso di ricordi incantevoli. Il Natale tende un po' a fare questo effetto.. Per me i migliori Natali sono quelli dell'infanzia, quando i doni più belli erano quelli di Babbo Natale e il pranzo era dalla nonna, quando ancora preparava pranzi luculliani per tutta la famiglia:)
RispondiEliminaora la nonna è mia mamma, i tempi si evolvono e io sono sempre un po' indietro:) mi hai dato uno spunto per un post molto introspettivo..:)
a presto cara, la magia del pane e della lievitazione è qualcosa che scalda il cuore!
:*
Da noi invece niente da fare... solo tanta pioggia in questi giorni. Fortuna però che da oggi la temperatura è decisamente più mite.
RispondiEliminaIl pane ti è venuto benissimo. Complimenti!
Vi ringrazio tutti!
RispondiEliminaUn bacione
che buon pane fragrante e appetitoso , condito con ricordi e fiocchi di neve , affascinante con il te che lo accompagna. un abbraccio
RispondiEliminaciao Reby
Hai ragione, non c'è gesto più simbolico di condivisione come dividere il pane. Questo mi piace un sacco, morbido e saporito. Mi salvo tutto :-) Buona domenica cara, un abbraccio :-)
RispondiEliminaGiovanna cara, ultimamente sono poco presente sul web, ma un saluto a te ci tengo sempre a farlo. Il tuo post di oggi mi ha emozionata, sarà che capisco la sensazione di voler allontanare i ricordi :) E sai che come te subisco il fascino della condivisione del cibo?
RispondiEliminaIl tuo pane di oggi mi ispira proprio, sono sicura che farà un figurone sul tavolo di natale.
Ti abbraccio.
Non c'è pane più buono di quello i cui ingredienti sono i ricordi, complimenti post bellissimo!
RispondiEliminaUn abbraccio!