Maccheroncelli all'uovo, tutorial

Poco prima di Natale io e mio marito abbiamo trascorso un fine settimana nella casa al lago. Il tempo era gelido, ma ciò nonostante abbiamo fatto diverse passeggiate.

Abbiamo camminato a lungo sul lungolago e abbiamo girato per i vari paesini che nel periodo natalizio avevano una piacevole atmosfera festosa.

Il sabato sera andammo a cena al Borghetto, un piccolo borgo nei pressi di Valeggio sul Mincio, molto suggestivo. Era un'occasione anche per scambiarci gli auguri di Natale con gli amici che abitano in zona. Il ristorante è uno dei nostri preferiti e, nonostante in quella zona, la carne grigliata è il piatto forte di tutti i ristoranti, riesco sempre a trovare qualche piatto stuzzicante ed interessante veg.

Quella sera presi un piatto di tagliatelle che mi piacque molto. Fu proprio il piatto di tagliatelle all'uovo che innescò una conversazione molto stuzzicante con i miei amici. Il discorso è partito da me, dicendo che pur venendo da una regione dove fra i prodotti gastronomici tipici non c'è sicuramente la pasta all'uovo, a me piace moltissimo. E fin qui niente di strano, mica bisogna nascere in un posto per amare un prodotto locale, la mia bevanda d'elezione è il tè e certamente non sono nata in Oriente.

Ma a me la pasta all'uovo non piace solo mangiarla, mi piace anche prepararla, mi piace il rito, mi piace la storia che racconta. Ogni volta che la preparo, dicevo ai miei amici mi sembra di perpetrare un rito ancestrale. Aggiungevo che ogni volta che la preparo mi immagino sempre un tavolo di legno molto grande, intorno al quale ci sono molte persone: chi impasta, chi tira la sfoglia, chi realizza tagliatelle, tortellini e così via.

Sulla strada del ritorno, una strada illuminata dalla luna e dalle stelle, visto che una parte del percorso si fa su una statale, ripensavo alla serata.

Al rientro a Milano, quella sensazione di perpetrare un rito antico non mi aveva abbandonata e sarà che la giornata era abbastanza bigia, ho messo le mani in pasta e ho fatto i maccheroncelli, un formato di pasta che non avevo mai fatto.

La preparazione è simile ai garganelli, solo che come si vede dal tutorial per fare il maccheroncello la pasta va messa sul rigagnocchi non in diagonale, ma diritta.

Per il resto la preparazione è la stessa. Questi maccheroncelli li ho conditi con un sugo molto goloso, ma questo ve lo racconto la prossima volta.

tempo di preparazione: un'ora, più il tempo di riposo della pasta

tempo di cottura: 10 minuti

ingredienti per 4 persone:

160 g di farina semi integrale 1

40 g di semola rimacinata di grano duro

2 uova

noce moscata

sale

Setacciate le farine su una spianatoia, poi fate la fontana e sgusciate al centro le uova, aggiungete un pizzico di sale e noce moscata grattugiata al momento cominciate ad impastare. Impastate fino a quando le uova sono state assorbite dalla farina, poi continuate per qualche minuto per amalgamare i vari ingredienti.

Avvolgete l'impasto nella pellicola e fate riposare per un'ora.

Stendete la sfoglia e con una riga ricavate dei quadrati di 4 cm di lato.

Poggiate ogni quadrato sul rigagnocchi e poggiate il bastoncino su un lato del quadrato, avvolgete il quadrato intorno al bastoncino e sfilate delicatamente.

Ponete il maccheroncello ottenuto su un canovaccio pulito cosparso di farina e proseguite fino ad esaurimento della pasta.